Sparite e distrutte decine di fenicotteri. Ma l'installazione dell'artista Oppy De Bernardo ottiene gli applausi della Città e della gente
LOCARNO – Sono bastati pochi giorni per stimolare bravate e gesti vandalici. L'installazione "Apolide", realizzata in Piazza Grande a Locarno dall'artista Oppy De Bernardo, è stata presa di mira da alcuni idioti. Che oltre ad avere fatto sparire o distrutto decine di salvagenti (circa 300 sui 6.500 in esposizione) hanno postato sui social network le loro gesta. «Purtroppo – commenta Niccolò Salvioni, capo dicastero sicurezza di Locarno – l'opera è vittima del suo successo. È qualcosa che sta facendo davvero discutere tutti. E tra chi ha qualcosa da dire, ci sono anche i vandali».
Una questione di coscienza – Per il momento l'artista non è intenzionato a sporgere denuncia contro chi sta lentamente distruggendo la sua installazione "alla Christo". «L'isola colorata – riprende Salvioni – dipende dunque dal rispetto di chi la frequenta. È una questione di civiltà. Noi siamo dispiaciuti e amareggiati di fronte a certi episodi. Il problema è che l'opera è facilmente fruibile da chiunque, a qualsiasi ora. Sta alla coscienza del singolo sapere come comportarsi».
Il pregio di fare discutere – Ma c'è anche l'altro lato della medaglia. Perché quanto proposto da De Bernardo, in un certo senso, non ha precedenti a Locarno. «Siamo i primi ad essere rimasti piacevolmente sorpresi – sostiene il municipale –. Questa è un'opera che colpisce tutti in un modo o nell'altro. L'installazione ha avuto il pregio di sollevare anche dibattiti importanti (ne è un esempio la polemica sul tema dei migranti nata da un'interrogazione leghista)».
La sorpresa era nel Rivellino – Una Piazza Grande iper colorata. Anche quando il cielo è grigio. Una dimensione nuova. «Si è discusso di questa iniziativa anche all'estero – fa notare Salvioni –. Alcuni media italiani, ad esempio, ne hanno parlato. Questo fa bene alla città. Molti turisti si sono scattati un selfie e lo hanno postato sui propri profili Facebook o Instagram. Per Locarno è stata una grande operazione pubblicitaria». Con un pizzico di storia dietro le quinte. «I 6.500 salvagenti della composizione, prima di essere installati in Piazza Grande, sono stati gonfiati e "gelosamente" custoditi nel nostro Rivellino, che dopo cinque secoli è tornato simbolicamente ad avere un ruolo strategico».