EOC: «Il peggio ce lo siamo lasciati alle spalle»

Presentato il rapporto annuale 2024 dell'Ente ospedaliero cantonale. 961 milioni di fatturato ed esercizio in rosso ma «in miglioramento». Si guarda al futuro con ottimismo.
CANTONE - «Dopo gli anni burrascosi segnati dal Covid e dall’onda lunga dei suoi effetti negativi sui conti, non solo i nostri, annotiamo il sollievo di trovarci in acque meno agitate».
È con queste parole che viene delineato il 2024 dell'Ente ospedaliero cantonale (EOC). Una descrizione su cui concordano il presidente del Consiglio di amministrazione EOC Paolo Sanvido, il direttore generale Glauco Martinetti e la capo area Finanze Doris Giulieri e ribadita nel corso della presentazione del Rapporto Annuale 2024 avvenuta nella mattinata di giovedì all'Ospedale italiano di Lugano.
Lo scorso anno è stato caratterizzato, in particolare, dall'aumento dell'attività, conferma degli investimenti e conti in miglioramento. Stando a quanto dichiarato, è stata consolidata la tendenza alla crescita dei consulti ambulatoriali con un'impennata del +4,9% rispetto all’anno precedente.
Un fatturato di quasi un miliardo - Sul fronte finanziario il fatturato si è attestato a oltre 961 milioni di franchi, con un valore economico ridistribuito sul territorio di circa 685 milioni. Nota dolente è il risultato ordinario che ancora una volta è rimasto nelle cifre rosse a -1,6 milioni, «in miglioramento rispetto agli esercizi precedenti», viene sottolineato.
I conti, insomma, pare volgano al sereno. Giulieri sottolinea infatti che «il risultato operativo (EBIT) per il 2024 è positivo e il risultato ordinario con una leggera perdita (-1,6 milioni) è da considerarsi equilibrato e soprattutto molto migliorativo rispetto agli ultimi anni. Vogliamo qui sottolineare che EOC, oltre a tenere in equilibrio i propri conti, ha aiutato il Cantone alleggerendo la spesa di 7 milioni di franchi nel 2024».
Digitalizzazione, nuovo pronto soccorso e contratti - Sul piano dell’attività, il Capo Area Informatica e Tecnologia della Comunicazione Marco Bosetti ha poi evidenziato «passi in avanti nella digitalizzazione dei processi e dei flussi di lavoro, con importanti e positive ricadute in termini di efficienza, trasparenza e sicurezza delle cure».
Dal canto suo, Alessandro Bressan, direttore dell'Ospedale Regionale di Bellinzona e Valli ha parlato degli importanti progetti infrastrutturali portati a termine, «come il nuovo pronto soccorso adulti e pediatrico al San Giovanni di Bellinzona inaugurato a luglio 2024». Bressan ha poi ricordato «l’importante sigla del nuovo contratto di lavoro per i medici assistenti e i capiclinica, con l’introduzione delle 46 ore settimanali».
Ha infine preso parola Annette Biegger, Capo Area Infermieristica: «C’è poi il lavoro clinico che ha visto l’impegno encomiabile di tutto l’EOC: i presidi ospedalieri sul territorio, i dipartimenti, gli istituti, i singoli reparti, tutto il personale medico, infermieristico e socio-sanitario al servizio del paziente e della comunità, tutti insieme verso l’obiettivo dell’eccellenza in ogni aspetto della cura».
Un turnover sotto la media - Per quanto riguarda il personale, i vertici EOC fanno notare come all’interno delle strutture dell’Ente il tasso di fluttuazione si mantenga costantemente al di sotto del 5%, un dato molto positivo se confrontato con quello dei principali ospedali svizzeri, tutti con un turnover del personale tra il 10 e il 15%.
«Un basso turnover del personale – conclude il direttore generale – è positivo in primo luogo per i pazienti, che possono contare su persone di riferimento che non cambiano nel tempo, ed è positivo per l’ospedale, perché la formazione di nuovo personale e l’inserimento nel contesto lavorativo comportano impiego di risorse. È anche, evidentemente, un indicatore di soddisfazione del personale stesso, al quale va sempre il nostro apprezzamento e la nostra riconoscenza».