«Questo è il nostro spirito combattivo»

Inaugurata la pista di ghiaccio provvisoria, dopo il disastro di fine giugno. Le parole del sindaco.
Inaugurata la pista di ghiaccio provvisoria, dopo il disastro di fine giugno. Le parole del sindaco.
LAVIZZARA - «Questa pista rappresenta il nostro spirito combattivo. La nostra volontà di non arrenderci mai. Ogni ora trascorsa qui ci ricorderà come la natura può distruggere, ma può anche permettere di creare». Frasi estrapolate dal discorso di Gabriele Dazio. Il sindaco di Lavizzara era emozionato nella giornata di ieri, sabato, a Prato Sornico.
Quella del 7 dicembre è una data che nella località vallerana diventa sinonimo di piccola rinascita. Di speranza.
Sì, perché da ieri la nuova pista di ghiaccio provvisoria è realtà. Sorge proprio tra le macerie di quella vecchia, squarciata dal nubifragio dello scorso 30 giugno.Il discorso è semplice, ma solenne allo stesso tempo. Colpisce il cuore dei presenti tra cui il consigliere di Stato Norman Gobbi.
Dalle parole di Dazio si capisce come il Municipio sia intenzionato a ricostruire la struttura precedente. In che modo e in quale luogo esattamente ancora non si sa. Ma la sfida dovrà andare in porto, a stima, entro circa tre anni.
«Intanto ogni volta che qualcuno scenderà sul ghiaccio di questa pista provvisoria, sarà come se contribuisse a ricostruire uno spirito di unione. Questa non è solo una struttura sportiva, è un luogo d'incontro». E infatti sono tante le persone che nel corso della giornata si sono date appuntamento alla pista di Prato Sornico. Gente della zona, ma anche persone venute da fuori. Bambini, giovani, famiglie, anziani. Tutti insieme sul ghiaccio o nel capannone adiacente. Per quella che resterà una giornata da ricordare. Il primo simbolico passo verso una rinascita.
«Le sensazioni sono state davvero forti - racconta una persona presente alla pista -. Chi abita in Lavizzara ha sempre avuto la determinazione nel DNA. È l'elemento che ci ha contraddistinto in questi mesi complicati. Noi non molliamo mai. Così come non possiamo dimenticare le persone che in quella terribile notte ci hanno lasciato. Otto morti in totale nell'Alta Vallemaggia, tre proprio in Lavizzara. Il pensiero di tutti in questo momento va anche a loro e alle rispettive famiglie».






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