Giustizia, «cosa intende fare il Comune per mantenere a Lugano la magistratura»

Un'interpellanza del PLR approfondisce il tema e formula diverse richieste.
LUGANO - Un'interpellanza per comprendere chiaramente cosa intenda fare il Comune di Lugano per centralizzare e mantenere a Lugano la magistratura. È quella presentata dal PLR che, per arrivare a formulare le proprie richieste, spiega nel dettaglio la genesi del documento .
Questa la premessa. «È di pochi giorni fa l’affossamento alle urne da parte della popolazione del progetto del Cantone che prevedeva di insediare parte della Magistratura e altre importanti autorità negli spazi dello stabile Botta in viale Franscini a Lugano, permettendo così anche di ristrutturare e ammodernare l’attuale Palazzo di Giustizia di via Pretorio», si legge.
Ma dalle notizie di stampa, il sindaco Michele Foletti, che «insieme a tutto il Municipio, aveva sostenuto il progetto, affermava che non si era riusciti a comunicare le ragioni del sì. Aggiungeva, inoltre, che il Municipio “non potrà fare molto” per aiutare il Cantone a trovare una soluzione logistica alla problematica, escludendo la possibilità di utilizzo dei nuovi spazi che si creeranno grazie alla costruzione del Polo Sportivo Eventi (PSE), dichiarandosi comunque contrario a questo scenario».
Infine, nella giornata del 17 giugno «il gruppo MPS ha presentato un’iniziativa elaborata per modificare la Legge sull’organizzazione giudiziaria, con il chiaro intento di rimettere in discussione le sedi giudiziarie a Bellinzona e a Lugano», chiude la premessa.
Da qui, le domande finali: «Considerato che il Partito Liberale Radicale di Lugano con i Verdi Liberali di Lugano, ritengono che la Magistratura debba avere le proprie sedi a Lugano, chiediamo per quale motivo la Città di Lugano, con in testa il Municipio non pensa di poter aiutare il Cantone a trovare soluzioni alternative valide per risolvere questa problematica?». In aggiunta, si punta a capire se ci sono «già stati degli scambi con il Consiglio di Stato in favore della ricerca di una soluzione a Lugano?». Infine, a fronte dell’atto parlamentare cantonale del 17 giugno 2024, «cosa pensa di fare affinché la Magistratura rimanga a Lugano e venga centralizzata, rispettivamente ottimizzata dal punto di vista logistico?»




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