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GUDO«Non è giusto escludere qualcuno solo perché non ha soldi»

21.07.23 - 06:30
Calcio amatoriale: dieci anni di coppa antirazzismo. L'organizzatrice Nicole Rossi: «Grande traguardo. Lanciamo un messaggio importante».
AntiraCup
«Non è giusto escludere qualcuno solo perché non ha soldi»
Calcio amatoriale: dieci anni di coppa antirazzismo. L'organizzatrice Nicole Rossi: «Grande traguardo. Lanciamo un messaggio importante».

GUDO - La coppa di calcio antirazzismo (AntiraCup) nella Svizzera italiana compie dieci anni. Il giubileo sarà celebrato nella giornata di sabato al campo di Gudo con il tradizionale torneo e con una grande festa a seguire. Nicole Rossi, una delle organizzatrici dell'evento, è raggiante. «È un traguardo importante. Non ci aspettiamo che il nostro torneo risolva il grande problema del razzismo e dell'esclusione. Però continuiamo a lanciare un messaggio importante».

Al campo di Gudo tra giocatori e simpatizzanti ci saranno centinaia di persone.
«Sì. Ci accorgiamo che la gente attende sempre di più questo appuntamento. Basti pensare che in una sola settimana abbiamo trovato le 30 squadre partecipanti». 

Squadre amatoriali composte da giocatori di ogni genere.
«Esatto. Ci sono le squadre composte da migranti, quelle delle tifoserie organizzate, quelle vicine a movimenti politici, squadre provenienti dall'estero, squadre di colonie legate alla disabilità e poi semplicemente tante squadre dei classici "amici del campetto"». 

Razzismo significa tante cose...
«Il torneo combatte ogni forma di razzismo. Chiaro che il problema dei migranti rimane prioritario. Pensiamo ai ragazzi dei bunker. Non hanno tante occasioni di stare con la gente ticinese. Il nostro vuole essere anche un momento di incontro spontaneo». 

I vostri prezzi sono molto popolari. 
«Certo. La quota d'iscrizione ammonta a 30 franchi a squadra. Il pranzo e la cena costano al massimo 5 franchi. Non vogliamo escludere nessuno. E non vogliamo assolutamente lucrare. Non bisogna dimenticare che in Ticino ci sono tante persone in difficoltà. La nostra è anche una lotta contro il razzismo di classe. Non è giusto lasciare fuori qualcuno solo perché non ha soldi».

Le vostre spese però restano tante. 
«Cerchiamo di coprirle. È il nostro unico obiettivo economico. Per fortuna che ci sono gruppi o società che ci aiutano mettendoci a disposizione materiale gratuitamente o facendoci sconti. Grazie di cuore a tutti coloro che ci vengono incontro». 

Calcio ma non solo. Alla sera è prevista una grande festa. 
«Non vogliamo che il torneo si concluda unicamente con la premiazione. Alla sera, dopo l'aperitivo e dopo la cena, daremo spazio a tanti artisti ticinesi. Si chiuderà attorno a mezzanotte. Anche quest'anno l'ambiente sarà meraviglioso». 

 

 

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