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CALANCA (GR)Parco Val Calanca, allevamento caprino e produzione di formaggi nel futuro

18.01.23 - 16:35
Presentati oggi nella sede del parco i progetti dei prossimi mesi
Foto TiPress
Parco Val Calanca, allevamento caprino e produzione di formaggi nel futuro
Presentati oggi nella sede del parco i progetti dei prossimi mesi

ARVIGO - Un luogo incontaminato, fatto di case in pietra e legno, mulattiere e alpeggi, a testimoniare la bellezza e il valore (da preservare e tramandare) della cultura alpina.

Un luogo che mira ad aumentare il suo prestigio naturalistico. L'istituzione del Parco Val Calanca - il parco più piccolo della Svizzera - ha dietro una pianificazione che si pone l'obiettivo di non tralasciare alcun aspetto che potrà valorizzare l'ambiente e la piccola economia agricola di questo angolo di Svizzera. 

L'allevamento caprino e la produzione di formaggi d'alpeggio rientrano in un piano di promozione del territorio e dei suoi "tesori" alimentari chiamato "Alta via degli alpeggi". «Le capre contribuiscono in modo particolarmente efficace alla lotta contro l'incespugliamento delle superfici - spiegano i responsabili del parco - e grazie alla loro forte mobilità sono in grado di pascolare anche su superfici estremamente impervie. Il progetto Parco Val Calanca - aggiungono - intende sostenere la promozione dell'allevamento della razza caprina rara, la Capra Grigia, al fine di sfruttare il potenziale dell'agricoltura tradizionale per la produzione e la vendita di specialità caprine locali, ma anche perché questo animale da reddito potrebbe rappresentare uno dei simboli individuati per la promozione del territorio».

Come è stato ricordato durante la presentazione dei progetti, «l'idea di parco tende a costruire un rapporto diretto di fiducia con i contadini, li coinvolge e li rende partecipi nella realizzazione degli obiettivi, che sono la valorizzazione del paesaggio, la promozione del turismo in sintonia con la natura e la cultura».

E proprio la cultura e la valorizzazione del paesaggio culturale - la cui testimonial è Maruska Federici-Schenardi - è uno dei pilastri su cui si fonda l'intera progettualità. «Nel perimetro di progetto - viene sottolineato - sono presenti numerose testimonianze di un passato fortemente ancorato al mondo rurale, ovvero nuclei ed edifici rurali, alcuni mulini, alpeggi, terrazzamenti e microterrazzamenti con muri a secco, selve castanili. Alcuni di questi oggetti sono stati recentemente ripristinati e valorizzati con successo (progetto valorizzazione del paesaggio Scata/Calvari nel Comune di Rossa, ripristino di selve castanili nel Comune di Buseno, restauro del vecchio mulino di Miaddi a Braggio nel Comune di Calanca) e ulteriori progetti di valorizzazione sono pianificati».

Nell'ambito del progetto della riserva forestale naturale Bedoleta «è previsto ad esempio il recupero e la valorizzazione turistica e paesaggistica di due alpeggi abbandonati (Alp de la Bedoleta e Alp del Largè), in modo tale da poter offrire ai frequentatori del sentiero alpino Calanca e ai visitatori in generale, ulteriori opportunità di ristoro ed eventualmente di pernottamento».

La creazione di nuovi alloggi innovativi per i visitatori, «ad esempio tramite la multifunzionalità di abitazioni secondarie, offerte agroturistiche» rientra nei piani del Parco Val Calanca. «Sarà elaborato un concetto - spiegano - per valutare la fattibilità di creazione di un albergo diffuso». 

Percorsi tematici volti a sensibilizzare i visitatori sugli ambienti pregiati esistenti (zone golenali, riserva forestale, paludi e torbiere alte, prati secchi),  nonché visite guidate con l'obiettivo di sensibilizzare i visitatori su temi attuali rilevanti (biodiversità, protezione della natura, importanza del legno morto): c'è anche questo nelle intenzioni di sviluppo della Val Calanca. 

 

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COMMENTI
 
IlBiologo 10 mesi fa su tio
prima di pensare al formaggio caprino dovranno risolvere come tutti il problema della diffusione incontrollata dei grandi predatori.
Granzio 10 mesi fa su tio
Altro allevamento caprino ? Sarà vita dura per i lupi in Val Calanca.
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