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Nella tomba di 2500 anni fa

BELLINZONANella tomba di 2500 anni fa

28.11.22 - 12:10
Tumuli di età del Ferro. Una prima per il Canton Ticino. Oggi l'apertura della prima tomba
Ti-Press
Nella tomba di 2500 anni fa
Tumuli di età del Ferro. Una prima per il Canton Ticino. Oggi l'apertura della prima tomba

BELLINZONA - Tombe datate oltre 2500 anni e risalenti all'età del ferro. Giubiasco, insomma, non smette di sorprendere. Da inizio Novecento alla fine degli anni ’60, nelle vicinanze dell’area denominata "Sotto le Vigne" e attualmente in corso di scavo da parte dell’Ufficio beni culturali del Dipartimento del territorio, sono state messe in luce circa settecento sepolture (di epoca compresa fra età del Bronzo e Romanità), che formano la cosiddetta grande necropoli di Giubiasco.

L’area interessata dall’indagine archeologica attuale è una grande parcella di terreno situata tra il Viale 1814 e Via Ferriere. Il terreno era occupato da una serie di edifici a carattere industriale, demoliti per lasciare spazio alla costruzione di un palazzo residenziale. Lo scavo – ancora in corso (si concluderà a fine dicembre 2022) – sta riportando alla luce un numero considerevole di sepolture a inumazione e cremazioni singole da riferire alla prima età del Ferro (VI-V a.C.). 

Se i corredi che accompagnano le più di trenta tombe finora scavate sono ricchi e interessanti – indice quindi di una popolazione, che le vie di transito hanno reso di ceto alto –, la grande sorpresa sta nei quattro grandi tumuli presenti – una prima assoluta per il Cantone Ticino.

La scoperta - Il tumulo rimanda infatti alle famose tombe etrusche, dove una struttura costruita “a collina” racchiudeva sepolture di grande importanza. «Questi tumuli sono strutture circolari che conservano al loro interno delle tombe, all'interno delle quali sono stati ritrovati degli oggetti. Hanno una struttura tipica di questo periodo, siamo nel V/VI secolo avanti Cristo, in quella che si definisce l'Età del Ferro. È un ritrovamento unico ed eccezionale per il Ticino», spiega la responsabile dello scavo Luisa Mosetti, dell'Ufficio dei Beni culturali (UBC).

Nel corso dell'odierna presentazione, Rossana Cardani Vergani – responsabile dei Servizio archeologico cantonale – ha spiegato il contesto generale dei ritrovamenti a Giubiasco e il perché dell’importanza di questa particolare indagine, che ha riconsegnato al Cantone Ticino i primi tumuli di età del Ferro.

Fino ad ora nelle due tombe, inserite nel tumulo centrale sono emersi una sepoltura femminile a inumazione con corredo in bronzo (orecchini a matassina e una serie di fibule a sanguisuga, che chiudevano il sudario della defunta) e una cremazione maschile, dove – a lato dell’urna cineraria – si conservavano un bicchiere, due fibule certosa e un pugnale, chiaro indizio dell’alto rango del defunto.

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