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Torna il torneo ai confini del mondo

PIANO DI PECCIATorna il torneo ai confini del mondo

01.07.22 - 14:15
Calcio amatoriale: si gioca a mille metri di altitudine, in mezzo alla natura. E con un campo completamente rinnovato.
GAVP
Torna il torneo ai confini del mondo
Calcio amatoriale: si gioca a mille metri di altitudine, in mezzo alla natura. E con un campo completamente rinnovato.
Organizzata dal Gruppo di animazione della regione, è la competizione pallonara amatoriale più longeva del Ticino. Grandissima attesa anche per le feste danzanti. Guarda il video.

PIANO DI PECCIA (LAVIZZARA) - Quando si tira calci a un pallone lassù, tra quelle montagne, a mille metri di altitudine, sembra un po' di essere ai confini del mondo. Torna, dopo gli stenti e gli stop pandemici, il mitico torneo di calcio amatoriale organizzato dal Gruppo Animazione Valle di Peccia. Un appuntamento storico, nato nel 1968 su volontà del compianto Emilio Tabacchi, pittoresco personaggio del Locarnese. 

L'antipasto con patate e mascarpa – La grande festa sportiva e ricreativa del Piano di Peccia (Lavizzara) scatterà nella serata di oggi, venerdì. Al campo Draione, fresco di restyling, dalle 20 suoneranno i Cugini di Montagna, con entrata libera. E intanto sarà servito uno dei piatti entrati a fare parte della tradizione dell'evento: patate e mascarpa. 

Agonismo e musica – Sabato a partire dalle 9 di mattina inizieranno le partite. Diciotto le squadre in gara, provenienti un po' da tutta la Svizzera italiana. Alla sera, grigliata e grande festa con i Dejà Vu Liveband. L'entrata sarà libera anche in questo caso. Domenica il torneo amatoriale più longevo del Ticino proseguirà fino alla finalissima prevista per le 16.  

La voglia di stare insieme – Un luogo che pare sospeso nel tempo, lontano anni luce dalla frenesia urbana. Un posto in cui si gioca a calcio, ma non solo: Al torneo ci va anche chi di pallone non capisce nulla. Per stare insieme. Per incontrare o ritrovare amici e conoscenti. Questo è il potere del Draione, campo nato dai materiali di scarto delle Officine Idroelettriche della Maggia, quando negli anni '50 vennero create diverse gallerie in zona.

Cultura di montagna – No, qui non si parla solo di calcio. Anzi. C'è musica, c'è cultura di montagna, c'è buona cucina, c'è allegria, c'è confronto tra generazioni. C'è vita. E il video realizzato dagli organizzatori dell'evento nella serata di giovedì, quando ancora sul posto c'erano solo i volontari che collaborano alla preparazione della "tre giorni", trasmette emozioni forti, che ben rappresentano questo spirito. Bentornato caro, vecchio torneo!  

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