L'OSI nella Cattedrale delle Officine Ffs: un concerto dalle grandi emozioni

Un evento dal grande fascino, in quello che potrebbe diventare il cuore pulsante della cultura bellinzonese
Un evento dal grande fascino, in quello che potrebbe diventare il cuore pulsante della cultura bellinzonese
BELLINZONA - Grandi emozioni sabato sera a Bellinzona per il concerto dell’Orchestra della Svizzera italiana (OSI) nella Cattedrale delle Officine FFS.
Un evento che ha permesso di apprezzare ancora di più il fascino di questo stabilimento industriale dove da oltre 100 anni - fu infatti inaugurato nel 1919 - si lavora alla manutenzione delle locomotive ferroviarie, ma che in futuro, nella prevista riqualifica dell’area e il trasferimento delle Officine ad Arbedo-Castione, «potrebbe diventare un nuovo luogo trainante della cultura bellinzonese», secondo l'auspicio della Città di Bellinzona.
Folto il pubblico accorso per ascoltare l'OSI: oltre 400 persone, che hanno potuto apprezzare questa prima assoluta nella particolare location per l'orchestra, che si è esibita sotto la direzione di Markus Poschner con la celebre violinista Baiba Skride, presentando alcune opere di Mahler, Korngold e Čajkovskji.







Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!