LUGANOLa pandemia vissuta "in ogni respiro"

26.08.21 - 13:17
Una mostra fotografica ritrae i collaboratori della Clinica Moncucco impegnati a combattere il coronavirus.
Ti-Press
Le due autrici davanti la loro creazione.
Le due autrici davanti la loro creazione.
La pandemia vissuta "in ogni respiro"
Una mostra fotografica ritrae i collaboratori della Clinica Moncucco impegnati a combattere il coronavirus.
Le fotografie, scattate nel settembre del 2020, hanno cristallizzato istanti che sono diventati simboli della lotta al Covid-19. Alessandra Meniconzi e Viviana Viri, le due autrici: «Collocare queste immagini all'interno della clinica è un segno di gratitudine».

LUGANO - Nessuno avrebbe mai immaginato che le nostre vite sarebbero cambiate così. Senza preavviso. La pandemia ha stravolto la nostra esistenza ricordandoci quanto i nostri equilibri siano fragili, lasciandoci spesso disorientati. Un periodo sospeso, iniziato nel febbraio 2020, in cui ogni certezza è venuta a mancare.

È in questo contesto che nasce il progetto "In ogni respiro" di Alessandra Meniconzi e Viviana Viri, spinto dalla volontà di raccontare e documentare i mesi più critici della pandemia. Gli scatti - realizzati lo scorso mese di settembre - ritraggono i collaboratori della Clinica Luganese Moncucco cristallizzando istanti che sono diventati simbolo di questo momento storico e sono anche spunto per alcune riflessioni personali.

Una mostra - quella inaugurata oggi proprio alla Moncucco - che vuole essere soprattutto un ringraziamento a chi silenziosamente e in punta di piedi ha respirato per noi, senza tirarsi indietro di fronte a un virus che faceva paura. A chi si è prodigato senza risparmio di coraggio e cuore nella lotta al Covid-19. "In ogni respiro" è parte di un più ampio progetto in cui le due fotografe hanno documentato la prima ondata in Ticino. «Collocare queste immagini all’interno della Clinica Luganese Moncucco è un segno di gratitudine verso tutti i suoi collaboratori che non hanno esitato a impegnarsi con tutte le loro forze durante l’emergenza sanitaria.

Chi sono:

Alessandra Meniconzi

Fotografa, per anni ha viaggiato lungo le aree più remote dell’Asia documentando la quotidianità di minoranze e culture tradizionali e nelle regioni artiche minacciate dal cambiamento climatico. Le sue fotografie sono state pubblicate su numerosi libri e riviste internazionali. (www.alessandrameniconzi.com)

Viviana Viri

Giornalista, collabora con numerose testate dedicandosi soprattutto alle questioni legate alla migrazione e ai diritti umani. Ha realizzato reportage da Libano, Siberia, Etiopia e Ucraina. Ha vissuto per diversi anni in Canada dove si è avvicinata alla fotografia.
(www.vivianaviri.com)

COMMENTI
 
emib53 1 anno fa su tio
In ogni ambito lavorativo ci sono diritti e doveri, ad esempio quello di adottare tutte le misure atte a evitare di mettere in pericolo i pazienti. Per fare un esempio comprensibile, sarebbe come dire un infermiere che non si lavasse mai le mani, in particolare prima di fare un prelievo o cambiare una fasciatura. Perché dovrebbe, ognuno ha un suo sistema immunitario per difendersi da virus e batteri.
Blobloblo 1 anno fa su tio
Il personale sanitario indossa già tutti gli strumenti necessari per non diffondere il virus, non capisco perché deve vaccinarsi?? Per una finta sicurezza?? Visto che può comunque prendere e attaccare il virus se non prevedesse tali precauzioni..
Fkevin 1 anno fa su tio
Poi, l'operatore può non aver reagito al vaccino. Ma chi lo viene a sapere che lui era la causa della mega "infezione" ospedaliera? L'efficacia di questo vaccino (studio israeliano) è del 64%. In inverno arriveranno altri dati, speriamo per voi che si alza la percentuale.
Fkevin 1 anno fa su tio
Prima tutti che applaudivano i sanitari mentre oggi tutti li attaccano se non si vaccinano. Prima hanno salvato le vite e accompagnato alla morte, mentre oggi se non vaccinati portano solo alla morte. Questo è il pensiero estremista provax. Mah.....popolo mai cuntent
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