Come si dice “Ciao” in russo? “привет (privet)». E grazie? «спасибо (spasibo)». Sembra una lingua ardua, ma Carmen De Cesare assicura che non è così
LUGANO - Già, perché esistono studenti che al più gettonato inglese, francese o tedesco, preferiscono studiare lingue particolari. Come il russo ad esempio. E in Ticino l’offerta di soggiorni linguistici in queste terre lontane non mancano. «Le richieste per un soggiorno linguistico in un paese come la Russia ad esempio riguardano principalmente gli studenti che vogliono perfezionare le loro conoscenze universitarie. Altri lo fanno per motivi di business, le relazioni di lavoro con l'Est sono in forte espansione» ci dice Danilo Tossut, Ticino Regional Manager di ESL Education. Le mete più gettonate? San Pietroburgo. «Ma vanno bene anche i soggiorni linguistici in Lettonia (Riga) e Ucraina (Kiev e Odessa), oltre che a Mosca».
Ma torniamo a Carmen De Cesare. Ha 29 anni, diplomata alla Scuola di turismo di Bellinzona, parla cinque lingue (italiano, tedesco, francese, inglese e spagnolo). Ad un certo punto si è buttata sul russo. Lo ha fatto sia per puro interesse personale, ma anche per motivi professionali. «La clientela russa è in forte aumento in Ticino ed apprezza quando può sentirsi a casa. Per questo consiglio ai giovani di apprendere questa lingua». Potrebbe sembrare impegnativo, ma chi ci è passato assicura che non lo è. «Già alla prima lezione si impara l'alfabeto con le sue 26 lettere in cirillico. L'apprendimento si basa infatti su un libro che non contempla alcuna traduzione, solo russo» racconta Carmen che oggi lavora proprio in una agenzia di soggiorni linguistici. I giovani si rivolgono direttamente a lei e alla sua collega Elisa. «I nostri coetanei ascoltano i consigli e apprezzano che possiamo proporre delle mete dove noi siamo già state, si sentono in un certo modo rassicurati». E le sfide non finiscono qui. La prossima lingua che Carmen intende affrontare è il cinese.