La ticinese Chocolat Stella ottiene per il quarto anno di fila il prestigioso mandato da Berna. Dietro le quinte della produzione, con la direttrice Alessandra Alberti
GIUBIASCO – Il mandato per produrre il cioccolato dell'esercito svizzero resta in Ticino. Almeno per un altro anno ancora. La decisione è stata presa di recente a Berna. Sarà di nuovo la Chocolat Stella di Giubiasco a vantarsi del prestigioso mandato. «Per noi è un grande onore – evidenzia la direttrice Alessandra Alberti –. In Svizzera ci sono 18 fabbriche di cioccolato e giustamente questo appalto è molto ambito. La concorrenza è di qualità».
Un simbolo elvetico – È uno dei simboli rossocrociati per eccellenza. Cacao e corn flakes ne rappresentano la base. «Sono ingredienti energetici. Perché i militari hanno bisogno di essere in forze».
Ben 70 tonnellate all’anno – L'antica ricetta elaborata dalla Lindt sarà di nuovo curata dagli specialisti dell'azienda bellinzonese, che ormai esporta i suoi prodotti in ben 52 Paesi. «Produciamo il cioccolato militare in tre "tornate". Complessivamente 70 tonnellate, che equivalgono a circa 1 milione e 400 mila tavolette. Un 'enormità, effettivamente».
Oltre 24 ore per una tavoletta – Alessandra Alberti, alla testa della Chocolat Stella da ben 20 anni, ci accompagna attraverso tutte le fasi della produzione. E ci mostra in video i passi necessari per ottenere un prodotto di qualità, conosciuto in tutto il globo. «La lavorazione richiede molta attenzione. Dal mescolamento degli ingredienti fino all'imballaggio. Per fare una tavoletta impieghiamo tra le 24 e le 26 ore».
E c’è pure la versione vip – Si respira aria di soddisfazione, tra gli operai della Chocolat Stella, per il rinnovo del mandato a tinte grigioverdi. Oltre alla classica tavoletta da 50 grammi, da qualche tempo c'è anche il formato più elegante. «Quello dei napolitains da 5,5 grammi, che i consiglieri federali usano come omaggio quando fanno i loro viaggi in giro per il mondo».