Secondo l'Usi, fino a un terzo dei lavoratori nella Svizzera italiana potrebbe restare a bocca asciutta
LUGANO - Quasi un miliardo di franchi. A tanto ammonta la tredicesima dei ticinesi. Una mega-torta, di cui circa 70mila lavoratori potrebbero non vedere nemmeno le briciole.
La stima è dell'Osservatorio delle dinamiche economiche (O-De) dell'Usi. Secondo i ricercatori, su 230mila persone attive in Ticino soltanto 160 mila avrebbero diritto per contratto collettivo alla doppia mensilità, a ridosso delle feste di Natale.
«Nei settori non coperti da un contratto collettivo, molto dipende dalla generosità del datore di lavoro o dalla capacità di contrattazione del dipendente» ha spiegato il responsabile dell'O-De Moreno Baruffini al domenicale il Caffè. Il settimanale sottolinea però che anche alcuni settori coperti da Ccl, come ad esempio quello dei parrucchieri, non contemplano la tredicesima obbligatoria.
Il totale delle tredicesime previste per quest'anno in Ticino è di 910 milioni di franchi. Di questi, circa 660 milioni finiranno nelle tasche di lavoratori residenti, mentre 250 milioni saranno versate a lavoratori frontalieri.