Un meticcio rischia di finire vittima della derattizzazione. La proprietaria: «Salvo per un pelo»
BELLINZONA - Anche i cani possono fare la fine del topo. Ne sa qualcosa una 45enne che, venerdì, ha scritto un reclamo al Comune di Bellinzona, dopo che il suo meticcio stava per finire - a suo dire - vittima della derattizzazione.
I fatti risalgono a due settimane fa. La donna stava passeggiando in via Camoghè assieme a Teo, un meticcio di 10 anni, quando si è accorta che l'animale aveva ingerito qualcosa. «Erano delle esche, evidentemente - spiega la donna, residente nella regione -. Nei paraggi ho trovato una trappola per topi e ho subito allertato il veterinario».
Nell'area è in corso una derattizzazione ad opera del Comune, ma Teo non lo sapeva. E se l'è vista brutta. Per fortuna, il veleno topicida è stato identificato in tempo: dopo una cura di antidoti e antibiotici «ora sta bene» assicura la proprietaria. «Ma ha sofferto molto».
La donna ha inviato tanto di documenti e fotografie al Dicastero servizi urbani della Turrita. La segnalazione è arrivata fino al municipale Christian Paglia, che si dice «molto dispiaciuto per l'accaduto». Finora «non abbiamo ricevuto segnalazioni di altri incidenti» aggiunge, ricordando che «nel Bellinzonese è in corso una derattizzazione su larga scala, di cui la popolazione è stata avvisata a suo tempo».
All'origine dell'incidente ci sarebbe un atto vandalico. Accertamenti sono in corso, tramite la ditta incaricata della posa. Le cassette contenenti il veleno - precisa comunque Paglia - «sono molto resistenti ed è molto difficile che le esche fuoriescano, se non per una manomissione. Se ci saranno altre segnalazioni provvederemo con ulteriori precauzioni».