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CANTONEBoschi ticinesi, un esempio per Kazakistan e Kirghizistan

18.11.19 - 14:43
Due delegazioni sono state accompagnate in diversi luoghi del nostro cantone per conoscere l'approccio svizzero alla tutela della aree boschive
DT
Boschi ticinesi, un esempio per Kazakistan e Kirghizistan
Due delegazioni sono state accompagnate in diversi luoghi del nostro cantone per conoscere l'approccio svizzero alla tutela della aree boschive

BELLINZONA - Su invito dell’Ufficio federale dell’ambiente, il Dipartimento del territorio ha accolto negli scorsi giorni due delegazioni governative kazake e kirghise. Le delegazioni hanno effettuato una visita incentrata sul tema dell’identificazione, gestione e monitoraggio dei boschi che richiedono particolare attenzione per i loro valori sociali o di tutela della biodiversità.

Per mostrare l’approccio svizzero alla tutela di questi boschi, le due delegazioni sono state accompagnate in Vallemaggia dove il programma comprendeva visite in una zona golenale, al paesaggio culturale di Boschetto, presso Cevio, e una descrizione dell’articolato progetto della riserva forestale della Valle di Lodano, per la quale è in preparazione il dossier di candidatura per un eventuale inserimento nella serie delle faggete europee primarie e vetuste del Patrimonio naturale dell’UNESCO. Il giorno successivo il gruppo è stato accompagnato alle Bolle di Magadino e nel Parco del Piano di Magadino, dove la realtà boschiva deve convivere con un contesto molto urbanizzato; ha preso conoscenza delle attività dell’Istituto di ricerca WSL di Cadenazzo e del ruolo del Museo Cantonale di Storia naturale di Lugano, come pure del lavoro svolto da diverse organizzazioni ambientaliste.

Queste escursioni sono state dunque l’occasione per presentare gli intenti della pianificazione forestale cantonale, come pure i principi di gestione dell’estesa area boschiva ticinese e diversi interessanti progetti di valorizzazione realizzati dalla Sezione forestale in collaborazione con l’Ufficio natura e paesaggio e con i vari enti presenti sul territorio. In quest’ottica, alle due giornate hanno partecipato anche Pro Natura, WWF, CAS, Gruppo di educazione ambientale della Svizzera italiana (GEASI), Alleanza Territorio e Biodiversità, Centro natura Vallemaggia, Associazione per la protezione del patrimonio artistico e architettonico di Valmaggia (APAV) e il Patriziato di Lodano, enti che hanno presentato le loro attività a favore della tutela e della valorizzazione di foreste che rivestono importanti valori per la collettività. Sentieri didattici, pozze antincendio, recupero di habitat per specie in pericolo, creazione di riserve forestali, ripristino di antiche selve castanili nel contesto di paesaggi tradizionali e azioni di sensibilizzazione sulla biodiversità forestale sono solo alcuni esempi portati alle due delegazioni per mostrare l’intenso lavoro che in Ticino si svolge a favore del bosco, patrimonio irrinunciabile.

Il viaggio di studio delle due delegazioni si è svolto nell’ambito di un progetto sostenuto dal programma di sviluppo delle Nazioni Unite per l’Asia centrale.

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