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«Cosa succede sul percorso casa-scuola?» Ce lo raccontano i bimbi

CANTONE / SVIZZERA«Cosa succede sul percorso casa-scuola?» Ce lo raccontano i bimbi

08.08.19 - 13:06
Con l’inizio del nuovo anno scolastico l’UPI ha lanciato una nuova campagna di sensibilizzazione per conducenti e giovani scolari
upi / doppia-prudenza.ch
«Cosa succede sul percorso casa-scuola?» Ce lo raccontano i bimbi
Con l’inizio del nuovo anno scolastico l’UPI ha lanciato una nuova campagna di sensibilizzazione per conducenti e giovani scolari

ZURIGO - L’inizio delle scuole viene sempre vissuto con un filo di apprensione da parte dei genitori, soprattutto quelli dei bambini che frequentano i primi anni del loro percorso formativo e che si recano a scuola da soli. Quella piccola “avventura” del tragitto casa-scuola, dove si scherza e ci si racconta le ultime novità, può infatti riservare delle insidie, tra passaggi pedonali e semafori, se non viene prestata la dovuta attenzione.

Ogni anno in Svizzera - ricorda l’Ufficio prevenzione infortuni (UPI) in un comunicato - sono 950 i giovanissimi, in età da scuola dell’obbligo, ad infortunarsi nella circolazione stradale mentre si spostano a piedi, in monopattino o in bicicletta. Il 40% di questi incidenti avviene proprio sul tragitto tra casa e la scuola. Nella fascia d’età tra 4 e 9 anni i bambini si infortunano maggiormente attraversando la strada, sui passaggi pedonali o accanto ad essi. I bambini investiti da un’auto rappresentano ben tre quarti degli incidenti.

Doppia prudenza - In vista della riapertura delle scuole l’UPI ha lanciato una nuova campagna sulla sicurezza, articolata su tre anni, per sensibilizzare ai rischi della circolazione stradale correlati al percorso casa-scuola: i conducenti vengono resi attenti al fatto che il comportamento dei bambini sul marciapiede o sulla strada è per lo più imprevedibile e li porta a mettersi in pericolo.

L’obiettivo è quello di sviluppare una doppia prudenza, nei confronti di sé stessi e dei bambini, così da compensare quelle che sono le lacune di attenzione - spesso non intenzionali - dovute alla giovanissima età, dalla limitatezza del campo visiva a causa dell’altezza al fatto di non avere ancora un senso del pericolo sufficientemente sviluppato.

Vedere come un bambino - In aggiunta ai manifesti, banner online e alle indicazioni sugli schermi dei distributori di benzina, la campagna propone diversi video di realtà virtuale a 360°. Grazie a occhiali speciali o cardboard, in combinazione con il proprio smartphone i film consentono di vivere un’esperienza incredibile: la circolazione stradale nell’ottica di un bambino.

E sono gli stessi bambini, in alcuni brevi filmati, a raccontare la propria esperienza e come vivono quel breve tragitto che ogni giorno percorrono più volte. Dal perché gli automobilisti devo prestare attenzione ai più piccoli a come rendere più sicuro il percorso stesso. Perché, come recita lo slogan della campagna, i bimbi sulla strada «sono imprevedibili».

Cinque motivi per cui i bambini sono imprevedibili

    • I bambini sono giocherelloni e si distraggono facilmente.
    • I bambini non sono ancora in grado di valutare correttamente distanze e velocità.
    • I bambini sono ancora piccoli e hanno un campo visivo limitato.
    • I bambini non sono ancora in grado di cogliere per tempo i pericoli.
    • I bambini faticano a localizzare e contestualizzare i rumori.

Cinque consigli rivolti ai conducenti 

    • Ricorda che i bambini sono imprevedibili.
    • Rallenta.
    • Sii pronto a frenare.
    • Fermati completamente davanti al passaggio pedonale.
    • Raddoppia l’attenzione in prossimità delle scuole.

Maggiori informazioni su doppia-prudenza.ch.

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