È l’invito del vescovo di Lugano che stamani ha tenuto la tradizionale messa del Primo Agosto sul Passo del San Gottardo
AIROLO - «Ci siamo radunati sul monte che ci ricorda la solidità delle nostre radici comuni e insieme ci invita ad aprire lo sguardo su più ampi orizzonti». Così il vescovo Valerio Lazzeri ha esordito, oggi, nell’omelia del Primo Agosto. Un’omelia pronunciata, come da tradizione, sul Passo del San Gottardo, davanti ad almeno un migliaio di fedeli.
Il vescovo di Lugano ha sottolineato che nonostante il benessere nel nostro paese, si tende a guardare al futuro come a una minaccia più che a una promessa: «È la paura a farla da padrona sui nostri cuori». E per questo motivo la tendenza è di volersi mettere al riparo cercando «un personale modo di sopravvivere, di adeguarsi alla situazione». Il suo invito è quindi di guardare oltre, di vincere «l’isolamento del nostro cuore, trovando nel profondo di noi stessi ciò che non può esistere quando abbiamo paura dell’altro».
Oggi si trattava inoltre del ventesimo anniversario della messa sul Passo del San Gottardo. Un traguardo che viene festeggiato con una risottata offerta a tutti i presenti.