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CANTONESettanta aggressioni all'anno negli ospedali ticinesi

09.02.17 - 08:18
La maggior parte dei casi avviene nei reparti di pronto soccorso
Archivio Tipress
Settanta aggressioni all'anno negli ospedali ticinesi
La maggior parte dei casi avviene nei reparti di pronto soccorso

BELLINZONA - Un’auto che sfonda l’ingresso dell’Ospedale Civico di Lugano? Quello avvenuto la scorsa estate è un fatto più unico che raro. Non si può invece dire lo stesso per gli episodi di violenza nei reparti di pronto soccorso con cui, così come nel resto della Svizzera, il personale sanitario deve fare i conti anche nel nostro cantone. «Ogni anno nelle strutture dell’Ente ospedaliero cantonale (EOC) viene segnalata una settantina di aggressioni nei confronti del personale (si tratta degli episodi annunciati dal personale stesso, ndr)» ci dice infatti il dottor Mattia Lepori, che coordina i servizi di emergenza e di pronto soccorso dell’EOC. Almeno due terzi di questi casi riguardano proprio il pronto soccorso. Quelli rimanenti avvengono invece negli altri reparti di cura. «Negli ultimi anni in Ticino il dato è comunque stabile - assicura - con una flessione nel corso del 2016».

Dagli insulti alle aggressioni fisiche - Nella maggior parte dei casi si tratta di attacchi verbali, quali insulti e minacce. «Ma non sono eccezionali anche le aggressioni fisiche» sottolinea il nostro interlocutore. Alla base di questi episodi ci sono poi più motivi scatenanti. Da una parte si tratta di aggressioni perpetrate da pazienti con disturbi psichici, che possono essere anche molto violente e richiedere l’intervento della polizia. Dall’altra ci sono i casi scaturiti da pazienti o accompagnatori, «a volte per l’attesa giudicata troppo lunga o per un senso di insoddisfazione per le cure prestate». E spesso fanno la loro parte il consumo di alcol o stupefacenti da parte degli aggressori, da cui anche la presenza di periodi definiti come “caldi”. «Per esempio quello del carnevale a Bellinzona» ci spiega Lepori.

«Il personale rischia di perdere la motivazione» - Come reagisce il personale sanitario ticinese? «Nell’immediato è tenuto a preservare la propria incolumità e quella degli altri pazienti presenti nel reparto» afferma. «Se necessario - continua - viene richiesto l’intervento degli agenti di sicurezza e/o della polizia». Al personale viene inoltre fornita una formazione specifica sull’approccio al paziente violento. Non sono però ancora previsti dei corsi di autodifesa, ma si tratta di «una possibilità che stiamo valutando» precisa il nostro interlocutore. Gli episodi di violenza possono inoltre avere un effetto negativo sul personale, quali l’insorgere di un sentimento di frustrazione e la perdita di motivazione.

Un allarme come in banca - Per quanto riguarda la sicurezza, nelle fasce serali in tutti gli ospedali sono presenti agenti privati (che svolgono anche altri controlli all’interno delle strutture). Nei servizi di pronto soccorso è inoltre presente la videosorveglianza, mentre gli uffici sono dotati di un sistema di allarme alla polizia che viene attivato con un pulsante. «È simile a quello presente in banche e altre attività» conclude Lepori.

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COMMENTI
 

siska 7 anni fa su tio
Quando la greppia medica si crede immortale e sopra gli umani é fallita già di suo anche se salva le vite umane.

siska 7 anni fa su tio
Personalmente ho vissuto anche violenza comportamentale dall'altra parte della barricata cioé dalla parte medica e infermieristica e fatto grave verso mia madre. Sicuramente vi sono persone fuori di testa che i capiss pü nagot ma specialmente nel grande ospedale ne ho viste e sentite di tutti i colori, quindi per favore fate passare anche le VIOLAZIONI verso i pazienti e parenti annessi in quanto questa greppia di camici bianchi STRA-pagati da noi malati non ha mai ammesso non ammette e non ammetterà mai di essere dalla parte del torto anche se solo ammettere un solo insuccesso professionale morale e umano.

Raims 7 anni fa su tio
E quante aggressioni avvengono all osc di mendrisio? Spesso questi casi vengono " impacchettati" e spediti li.. Naturalmente è più importante parlare solo e sempre del "povero" EOC...

tip75 7 anni fa su tio
quasi sempre sono ubriaconi,drogati e nullafacenti...siccome ne stiamo riempiendo il paese voilà il risultato tristissimo. In pericolo la vita della gente che lavora anche per il loro bene, grazie SVizzera grazie politica...solo indietro andiamo

El Jardinero 7 anni fa su tio
Risposta a tip75
Si ma attenzione che non necessariamente ubricacone/nullafacente/drogato fanno rima con straniero stai sollevando 2 problematiche.

KilBill65 7 anni fa su tio
Risposta a tip75
Il problema e' che quelli che stanno bene immancabilmente sono sempre questi personaggi che combinano guai e che purtroppo anche se vengono presi gli fanno poco o nulla!!....Mi spiace molto per la signora in qui hanno rubato la targa, spero che la ritrovi!!.....

ladycore 7 anni fa su tio
Risposta a tip75
Il tema sono le aggressioni, fisiche e/o verbali, da parte di utenti nel pronto soccorso. Ne avvengono anche nei reparti di degenza, negli ambulatori, negli uffici d'accettazione, ecc. A volte capitano pure fra colleghi. Cmq è sgradevole venire aggrediti, magari un corso interno riguardante la gestione dei casi e un protocollo mirato sarebbe di supporto oltre alla presenza della sicurezza interna. Molte persone minacciano verbalmente il personale perchè faticano a gestire le loro emozioni e sono totalmente sobri garantito.
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