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CADROUn quartiere residenziale al posto dell'ex centro sportivo della BSI?

04.05.16 - 11:37
La Banca ha avviato uno studio urbanistico in tal senso. Vi è l'intenzione di inserire anche edifici a carattere sociale e per gli anziani. Il Municipio: «Appoggiamo il progetto e collaboriamo»
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Un quartiere residenziale al posto dell'ex centro sportivo della BSI?
La Banca ha avviato uno studio urbanistico in tal senso. Vi è l'intenzione di inserire anche edifici a carattere sociale e per gli anziani. Il Municipio: «Appoggiamo il progetto e collaboriamo»

CADRO - «Abbiamo preso atto con interesse e soddisfazione dell’intenzione di BSI di avviare uno studio urbanistico sul mappale di Cadro dove sorge l’ex centro sportivo della banca, chiuso nel 2015». Si è espresso cosi, il Municipio di Lugano, in relazione al progetto urbano lanciato dalla banca.

Studio sul quartiere - La BSI promuoverà, infatti, uno studio urbanistico per la realizzazione di un quartiere destinato alla residenza primaria, con la procedura del mandato di studio parallelo: saranno invitati sette studi di progettazione. Vi è l’intenzione di inserire anche edifici a carattere sociale o da destinare ad anziani autosufficienti. L’Esecutivo ha dato la sua disponibilità a entrare in materia sulla necessaria modifica di Piano regolatore. 

«Ricadute socioeconomiche positive» - La volontà di BSI di realizzare un progetto di qualità che avrà «ricadute socioeconomiche positive sul territorio» ha convinto il Municipio di Lugano ad accogliere con favore la richiesta di valutare una modifica del Piano regolatore sulla base di un progetto di qualità. «Nell’aprile 2015, dopo aver preso atto delle intenzioni di BSI SA di realizzare un nuovo progetto edificatorio, avevamo già dato la disponibilità di principio a entrare nel merito – a determinate condizioni - di una modifica di PR nell’area su cui sorge l’ex centro sportivo, oggi Zona edificabile speciale. La situazione pianificatoria attuale, infatti, è vincolata a un utilizzo dell’area quale centro sportivo e per il tempo libero». 

Riqualifica - Considerata l'importanza di questa grande superficie edificabile e la chiusura del centro sportivo, il Municipio ritiene che una modifica di PR si giustifichi a determinate e vincolanti condizioni: «Una destinazione a residenza primaria, l'inclusione di strutture di utilità pubblica e la riqualifica dell'area verde con parziale fruibilità pubblica.Il cambiamento di destinazione del mappale e l’orientamento verso un nuovo progetto edificatorio potrebbero, infatti, comportare significative ricadute economiche e di sviluppo qualitativo sul territorio, anche in ambito locale».

Il Municipio ritiene che lo studio urbanistico permetterà di precisare contenuti e forma della futura edificazione in un’ottica di qualità architettonica e urbanistica, e potrà costituire una solida base per l'elaborazione della modifica del PR. 

Coinvolti fin dall'inizio - L’auspicio della Città di essere coinvolta sin dalle fasi iniziali nello sviluppo del progetto nell'ambito di un mandato di studio parallelo è stato accolto dalla BSI, che ha deciso di realizzare uno studio di progetto e ha affidato all'architetto Attilio Panzeri il compito di coordinare la procedura. «Il mandato di studio parallelo (una forma di concorso), oltre a rappresentare una grande opportunità per sette studi di architettura garantisce, tramite il confronto di più idee, un indubbio risultato qualitativo» specifica il Municipio. 

Collaborazione - «Il miglior progetto – scelto da una commissione di esperti - sarà lo strumento fondamentale sul quale lavorare per elaborare la modifica del PR. «Questa iniziativa e il comune intento fra Città e BSI SA, inoltre, dimostrano l’impegno della Città nel promuovere, in collaborazione con i privati, la modalità del concorso anche per le realizzazioni di proprietà private importanti». 

Il Municipio ha quindi confermato la disponibilità a collaborare nella fase di elaborazione dei progetti – che si svolgerà tra maggio e novembre - con la partecipazione nel Collegio di esperti del municipale Angelo Jelmini e del direttore della Divisione pianificazione, ambiente e mobilità Marco Hubeli. 

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