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TICINO"Baroni alla Supsi e ticinesi esclusi"

24.06.11 - 08:55
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"Baroni alla Supsi e ticinesi esclusi"

BELLINZONA - Il gruppo parlamentare della Lega interroga il governo. Tema dell'ultima interrogazione leghista inoltrata al Consiglio di Stato è la Supsi, Scuola Universitaria Professionale della Svizzera italiana, balzata agli onori della cronaca mercoledì per la protesta studentesca di Locarno.

Ai rappresentanti leghisti in parlamento preoccupa il fatto che la Scuola Universitaria della Svizzera italiana stia diventando più italiana che svizzera. La Lega parla di un fenomeno nuovo nella realtà universitaria ticiniese: "i baroni universitari", ossia quell'abitudine di alcuni professori che, dopo l'assunzione, si portano appresso il proprio entourage di assistenti e collaboratori. Un modo di procedere - scrivono i deputati leghisti - che porta all'esclusione, nelle assunzioni, di candidati ticinesi con tutte le carte in regola.

La Lega chiede che il governo faccia luce su questo fenomeno, anche perché sempre alla Supsi, di recente, sarebbero stati nominati cinque professori, di cui solo due in possesso di un dottorato, senza pubblico concorso ma solo con concorso interno.

"In considerazione del fatto che tutte le università pubblicano sempre il Curriculum Vitae ed i titoli di studio dei loro collaboratori scientifici, professori, ricercatori, eccetera, ciò che invece nel caso della Supsi avviene solo in modo parziale". 
 

Nella foto Tipress, striscione di protesta all'ex ASP di Locarno

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