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LUGANOCasinò, il presidente Pelli: "I bei tempi sono finiti e la ricerca di un nuovo direttore continua"

10.03.09 - 11:52
Tipress
Casinò, il presidente Pelli: "I bei tempi sono finiti e la ricerca di un nuovo direttore continua"

LUGANO - I bei tempi per il Casinò di Lugano sono finiti. Il presidente del Consiglio di Amministrazione, Erasmo Pelli, impegnato in prima linea nel lavoro di ristrutturazione dell'attività della Casa da gioco luganese, nell'elogiare la competenza del nuovo direttore Generale, Hubertus Thonhauser, rende attenti sulle difficoltà che il Casinò deve affrontare nella sua attività quotidiana. Il divieto di fumo, la concorrenza di Campione e le macchinette mangiasoldi nei bar in Italia sono fattori che hanno visibilmente condizionato le attività dell'azienda municipale.

Vicesindaco, con il concorso non si è riusciti a trovare un Direttore Generale, come mai?

"Perché nella figura del Direttore generale cercavamo qualcuno con una certa esperienza anche nell'ambito delle sale da gioco, ma non lo abbiamo trovato. Visto e considerato che abbiamo riempito i tasselli trovando il nuovo Direttore Giochi e tutte le posizioni principali nell'ambito del Casinò, abbiamo ritenuto che l'unica persona con un'esperienza diretta per il Casino fosse il nostro consigliere di amministrazione Tonhauser. Gode della fiducia di tutto il CdA ed è in prima persona coinvolto nel processo di ristrutturazione.
Ciò non significa che Tonhauser sarà direttore a vita: ci stiamo guardando attorno per trovare un nuovo sostituto. In tutti i casi, Thonhauser è un nostro uomo di fiducia, che lavora in stretta vicinanza con il presidente, che sono io e il revisore generale, signor Massa.

Tonhauser adesso, nell'attesa di un nuovo Direttore Generale?
"Si, fino ad ora non abbiamo individuato figure abbastanza cariche di esperienza nelle sale da gioco".

Quante candidature avete ricevuto?
"Dalle 13 alle 14. In generale i profili ricevuti dai candidati sono quelli con esperienze finanziarie abbastanza importanti, ma non sufficienti per ricoprire questa carica".   

A che punto è la ristrutturazione? Cosa comporta?

"La ristrutturazione ha comportato qualche licenziamento e qualche partenza spontanea. Stiamo esaminando ogni settore della casa da gioco, affinché riusciamo a individuare quelle che possono essere efficaci misure di risparmio".

I problemi maggiori finora identificati...

"Sono diversi. Uno su tutti è il divieto di fumo, che si è ripercosso soprattutto sulle slot. Poi la concorrenza, che con l'apertura di Campione, si è fatta sentire. Ma non solo. In Italia sono moltissimi i bar con le macchinette mangiasoldi: il giocatore, anziché percorrere 100-200 km per raggiungere il Casinò, si accontenta di fermarsi sottocasa e di vincere somme modeste, risparmiando sulla trasferta. Nel Norditalia le macchinette sono molto numerose".

Rivedere le strategie...

"Sono finiti i bei tempi dei 113milioni e dei 108 milioni di utili. Bisogna puntare a cifre sicuramente inferiori, ma per farlo bisogna trovare sinergie in modo che ci siano ancora i presupposti per far dividendo. Ci stiamo lavorando".

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