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TICINOLista Verde per il CdS, Maggi: 'Un derby nell’area di centro-sinistra è più coinvolgente'

06.12.06 - 14:13
Ti Press
Lista Verde per il CdS, Maggi: 'Un derby nell’area di centro-sinistra è più coinvolgente'

LUGANO - Una lista Verde per il Consiglio di Stato? La risposta definitiva arriverà solo il 13 di gennaio quando l'Assemblea cantonale dei Verdi deciderà se scendere in campo anche per il Governo. Intanto ne parliamo con il gran consigliere dei Verdi Francesco Maggi.

I Verdi crescono un po’ ovunque. Perché in Ticino no?
"In Ticino operiamo in un contesto culturalmente difficile e di chiusura, non solo nei confronti dei temi ambientali ma anche dell’Europa. Fatta questa debita premessa, io sono convinto che stiamo crescendo anche in Ticino, lo dimostra l’interesse dei media e il fatto che per la prima volta presenteremo una lista completa per il Gran Consiglio. In Romandia i Verdi hanno dimostrato di saper amministrare il bene pubblico in modo efficiente e senza farsi influenzare dalle lobby; anche nel Ticino degli scandali rappresentiamo una forza nuova, pulita, fuori dagli schemi e dal Governo. La gente ha finalmente capito che il nostro partito non si occupa solo di natura e ambiente ma ha un progetto di società basato sulla trasparenza, la sostenibilità, l’equità. Insomma, chi vuole cambiare in meglio voterà verde.

Il dilemma dei Verdi ticinesi: più visibilità o sostegno al PS che punta al raddoppio? Quali i pro e quali i contro delle due opzioni?
"Il punto centrale della questione risiede nel fatto che per la prima volta non è possibile presentare delle liste congiunte. Il PS non sembra aver colto nella sua pienezza l’impatto di questa novità e soprattutto il messaggio lanciato dai Verdi lo scorso mese di giugno per una lista d’area al CdS. A nostro modo di vedere quella era la proposta più interessante per tutti. Il PS ha preferito la via unilaterale e ha dato per scontato che tutti i Verdi si sentano rappresentati da una lista PS, qualunque essa sia. La realtà non è questa. Molti Verdi chiedono una lista per il CdS per poter esprimere la loro preferenza, che in assenza di tale lista potrebbe andare al PPD di Alex. In questo senso il PS dovrebbe rallegrarsi di una lista Verdi al CdS! L’aspetto negativo di una lista consiste ovviamente in una lettura conflittuale che andrebbe a discapito di tutta l’area di centro sinistra".

Lei da che parte sta?
"Caduta l’opzione lista d’area, ritengo che la soluzione migliore sia la presentazione di una nostra lista al CdS. E’ un messaggio dovuto a tutti gli elettori: i Verdi sono un partito autonomo e con un programma proprio diverso da tutti gli altri partiti, PS compreso. Così facendo gli elettori ‘verdi’ che non si sentono rappresentati dal PS potranno esprimere il loro voto, in caso contrario no. Spetterà al PS convincere il maggior numero possibile di elettori ‘verdi’ a votare la loro lista del CdS. Personalmente sono convinto che un ‘derby’ nell’area di centro-sinistra sia più coinvolgente e interessante di una campagna chiusa e senza confronti d’opinione. In questo senso la mobilitazione della base sarà garantita e non escludo aumenterà le chance della lista Ps per un raddoppio. Sembra un paradosso ma è così! basta che la lista non sia vissuta come un gesto ostile ma un arricchimento e una sfida per tutta l’area.

La coerenza di Savoia: ha dichiarato che non andrà in lista per il Governo. Boggian lascia invece intendere che se “l’assemblea lo acclamerà a furor di popolo” potrebbe anche cambiare idea. Dove sta la verità?
"La verità è che Savoia non è disponibile per la lista in CdS e condivido pienamente questa sua decisione. Come detto una nostra lista non deve essere letta in modo conflittuale ma come una logica risposta del partito all’impossibilità di operare una congiunzione di liste e di realizzare una lista d’area. Candidare Savoia quello sì che sarebbe un gesto ostile nei confronti del PS e mi batterò perché ciò non accada. Il PS per me rimane un alleato e un punto di riferimento importante per la nostra area".

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