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TICINOSOS sanità socialità e scuola: un voto frutto della saggezza popolare

12.03.06 - 14:56
SOS sanità socialità e scuola: un voto frutto della saggezza popolare

LUGANO - "Con saggezza la popolazione ha rifiutato una politica di tagli potenzialmente senza fine, che avrebbero minato la qualità e la quantità dei servizi per la popolazione più debole, la loro presenza nelle periferie, i posti di apprendistato e di lavoro, i salari del personale attivo in questi settore, mortificando i crescenti bisogni e la necessaria solidarietà tra giovani e anziani, tra ammalati e sani, tra invalidi e validi" così si esprime il Comitato referendario SOS sanità socialità e scuola.

Per il Comitato si tratta di un voto che "ha rivelato la crescente preoccupazione verso i problemi economici della popolazione e verso la capacità dei servizi sociosanitari e della scuola di far fronte agli impegni presi dalle leggi e dalle pianificazioni. Questo voto è sicuramente anche un riconoscimento sia dei valori sociali riguardo alle persone in difficoltà e ai giovani che necessitano di un'adeguata formazione, sia un riconoscimento dei professionisti che si adoperano con dedizione in ambito sociosanitario e scolastico per mantenere un'adeguata qualità dei servizi".

Il Comitato referendario SOS invita dunque il Consiglio di Stato e il Gran Consiglio a rispettare l'esito politico del voto popolare e a ripristinare nella loro integrità i sussidi cantonali per il 2006 e per gli anni successivi, evitando di trincerarsi dietro artifici contabili e formalismi giuridici di comodo. Non solo ma invita pure le nostre autorità politiche
a "ripensare la politica di risanamento delle finanze cantonali basata sui tagli delle spese nel settore sociosanitario e della formazione, ma anche di altri settori vitali come l'ambiente, trasporti pubblici, la giustizia, la sicurezza. Anziché la via dei tagli è indispensabile intraprendere coraggiose riforme strutturali e prevedere un contributo maggiore dei benestanti e delle persone giuridiche (ad esempio tramite l'armonizzazione dell'imposizione fiscale all'interno del Cantone, eliminando le disparità fiscali tra un Comune e l'altro)"

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