Per controllare i costi sanitari bisogna continuare a raccogliere i dati degli assicurati

La Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati mantiene il suo progetto
La Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati mantiene il suo progetto
BERNA - L'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) deve poter continuare a raccogliere dati sugli assicurati presso le casse malattia per poter controllare meglio i costi sanitari. Ciò deve però avvenire entro limiti che rispettino la protezione della privacy.
La Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati mantiene il suo progetto in tal senso.
Dal 2014 l'UFSP raccoglie dati individuali anonimizzati presso le casse malattia. Da una perizia sul mandato di Santésuisse è però emerso che tali pratiche sono spesso sproporzionate.
Il progetto, avviato dall'ex "senatore" Joachim Eder (PLR/ZG), mira a garantire la protezione della sfera privata. Chiarisce quindi le basi giuridiche per i settori in cui l'UFSP è autorizzato a collezionare dati presso le casse malati. Sono specificati l'ambito e gli obiettivi della raccolta e le modalità di sfruttamento.
La trasmissione di dati aggregati dovrà essere privilegiata per evitare che la raccolta delle informazioni e il loro trattamento possano condurre all'identificazione delle persone. Sarà comunque possibile riunire dati individuali per ciascun assicurato, ma entro limiti ben definiti.
Contro il parere della sua Commissione preparatoria, il Nazionale ha adottato una versione più severa in settembre, in base alla quale i dati individuali non possono essere utilizzati per valutare la compensazione del rischio.





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