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SVIZZERA / ZUGO

Arriva la carta prepagata per i richiedenti l'asilo: la politica si divide

Progetto pilota in partenza a Zugo. Critiche dal PS. UDC: «Andrebbe esteso a tutta la Confederazione: si ridurrebbe l’attrattiva della Svizzera per i migranti economici».
Murat/dpa (immagine simbolo)
Arriva la carta prepagata per i richiedenti l'asilo: la politica si divide
Progetto pilota in partenza a Zugo. Critiche dal PS. UDC: «Andrebbe esteso a tutta la Confederazione: si ridurrebbe l’attrattiva della Svizzera per i migranti economici».

ZUGO - A partire da gennaio 2026, tra 200 e 400 richiedenti l'asilo riceveranno una carta prepagata al posto del denaro contante. È la prima volta che succede in Svizzera: il progetto pionieristico è a cura del canton Zugo.

Come funzionerà - I contributi sociali saranno caricati sulla carta sotto forma di credito. L’utilizzo sarà tuttavia limitato: i prelievi di contante saranno ridotti e i trasferimenti all’estero bloccati. Anche altri Cantoni stanno valutando l’introduzione di una soluzione simile. San Gallo e Berna, per esempio, hanno già creato le basi legali necessarie.

UDC: «Una soluzione nazionale avrebbe senso» - Il progetto potrebbe essere esteso a tutta la Confederazione? La politica è divisa. «Non è accettabile che i soldi dei contribuenti finiscano all’estero tramite l’assistenza sociale per l’asilo», afferma il consigliere nazionale UDC Pascal Schmid, convinto che altri Cantoni seguiranno l’esempio di Zugo. «Una soluzione nazionale avrebbe senso: le carte di pagamento ridurrebbero l’attrattiva della Svizzera per i migranti economici».

«Progetto basato sulla sfiducia verso i migranti» - La consigliera nazionale socialista Nina Schläfli critica invece il progetto: «Si tratta di un enorme onere burocratico per pochi franchi al giorno, che già oggi non bastano a vivere. L’introduzione delle carte di pagamento si fonda unicamente sulla sfiducia verso i rifugiati».

«Gli importi versati non consentano di sopravvivere» - Anche l’organizzazione svizzera di Aiuto ai rifugiati esprime forti riserve: «Consideriamo inutile l’introduzione delle carte di pagamento per i richiedenti l'asilo», dichiara la portavoce Eliane Engeler. «Gli importi versati restano inferiori al minimo vitale e in Svizzera non bastano per sopravvivere».

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