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SVIZZERADopo il “no” al super sconto sul trasporto pubblico, i socialisti passano al contrattacco

09.06.22 - 09:07
Col caro benzina i consiglieri nazionali chiedono carte giornaliere a dieci franchi e un abbonamento metà-prezzo a cento
20min/Marvin Ancian
Dopo il “no” al super sconto sul trasporto pubblico, i socialisti passano al contrattacco
Col caro benzina i consiglieri nazionali chiedono carte giornaliere a dieci franchi e un abbonamento metà-prezzo a cento

Trasporto pubblico

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BERNA - Un ticket giornaliero super scontato per spostarsi con i mezzi pubblici? In Svizzera non s'ha da fare. È quanto ha detto martedì il Consiglio federale interrogato sul provvedimento che la Germania ha adottato fino al prossimo agosto per permettere ai cittadini di fare fronte al caro benzina.

Secondo l'Esecutivo, si tratterebbe di una misura «controproducente»: i nostri treni sono già ben frequentati, quindi si rischierebbe un sovraffollamento. Con una conseguente insoddisfazione della clientela. «Si danneggerebbe l'immagine del trasporto pubblico in Svizzera».

La questione era stata sottoposta al Governo federale dal consigliere nazionale socialista Matthias Aebischer. E ieri i socialisti sono passati al contrattacco con una serie d'interventi parlamentari volti a rendere il trasporto pubblico adatto a tutte le tasche, come riferito dal portale nau.ch. Per la sinistra si tratta di un'alternativa alla riduzione delle tasse sulla benzina.

In primis si conta quindi una mozione, con relatore proprio Aebischer, che chiede l'introduzione - per un tempo limitato - di una carta giornaliera super scontata. Si parla di venti franchi per le famiglie e di dieci per i viaggiatori individuali.

Ma c'è chi chiede anche una misura duratura: la riduzione del costo per l'abbonamento metà-prezzo. Per il deputato Jon Pult dovrebbe infatti tornare a costare cento franchi, così come nel 1987.

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