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IRAN / SVIZZERA«Un errore? Qualcuno ha dato di matto e ha premuto il pulsante»

11.01.20 - 17:10
L’esperto di sicurezza dell’accademia militare del Politecnico di Zurigo, Mauro Mantovani, ritiene poco plausibile la giustificazione fornita da Teheran sull'abbattimento del volo ucraino
keystone-sda.ch / STF (ABEDIN TAHERKENAREH)
«Un errore? Qualcuno ha dato di matto e ha premuto il pulsante»
L’esperto di sicurezza dell’accademia militare del Politecnico di Zurigo, Mauro Mantovani, ritiene poco plausibile la giustificazione fornita da Teheran sull'abbattimento del volo ucraino

TEHERAN / ZURIGO - Le autorità iraniane hanno infine ammesso la propria responsabilità nella tragedia del volo della Ukraine International Airlines, abbattuto nella notte di mercoledì scorso con 176 persone a bordo. «Un errore umano» in un «momento di crisi», ha spiegato nelle scorse ore il ministro degli Esteri di Teheran Mohammad Javad Zarif, a cui ha fatto eco successivamente il comandante delle forze aeree Pasdaran Amir Ali Hajizadeh, che prendendosi la responsabilità dell’accaduto si è detto pronto ad accettare «qualsiasi decisione» delle autorità. La versione non ha però convinto l’esperto dell’accademia militare del Politecnico di Zurigo, Mauro Mantovani.

Secondo Mantovani, interpellato da 20 Minuten, le spiegazioni fornite da Teheran sono poco plausibili. «Un grande aereo di linea civile ha una sezione radar equivalente completamente diversa da quella di un missile cruise», ha sottolineato l’esperto, spiegando inoltre come pure la velocità del velivolo - in special modo durante il decollo - sia significativamente più bassa rispetto a quella di un missile. Impossibile quindi fare confusione per Mantovani: «Qualcuno ha dato di matto e ha premuto il pulsante».

Nelle ore successive all’incidente le autorità iraniane avevano attribuito la caduta del Boeing a un problema tecnico, etichettando come una «grossa bugia» la versione diffusa prima dagli Stati Uniti e poi dal Canada. Per l’esperto Olav Brunner il fatto che il velivolo ucraino fosse caduto a seguito di un’esplosione non è invece mai stato in dubbio.

«Quando ho visto il luogo dello schianto ho capito subito che qualcosa in aria era successo». I detriti erano infatti sparsi al suolo mentre «nel caso di un difetto tecnico, i resti dell’aereo sarebbero stati più compatti». Inoltre, anche il fatto che il pilota non abbia inviato alcun segnale di allarme indica che l’evento si è verificato improvvisamente.

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