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SVIZZERASempre più laureati in ristrettezze finanziarie

07.11.16 - 07:13
Lavoro part-time e contratti a tempo determinato: una laurea non è più garanzia di benessere
Sempre più laureati in ristrettezze finanziarie
Lavoro part-time e contratti a tempo determinato: una laurea non è più garanzia di benessere

BERNA - Sono sempre di più i laureati che si ritrovano con un lavoro part-time. Se nel 2006 il 77,7% dei diplomati bachelor aveva trovato un impiego a tempo pieno a un anno dal termine degli studi, nel 2014 lo stesso valeva per soltanto il 54%. Questo è quanto emerge dai dati dell'Ufficio federale di statistica. E non si parla soltanto di università: anche per i diplomati bachelor delle scuole universitarie professionali è salita la quota dei contratti part-time (2002: 20,4%; 2014: 26,8%). Tra tutti spiccano i diplomati in scienze umanistiche e sociali: il 56,3% di loro era impiegato a tempo parziale. Con una percentuale del 37,5%, le donne lavoravano più part-time degli uomini (23,2%). Il principale motivo di questo fenomeno è «il desiderio di avere più tempo per i propri interessi personali». Poi c'è chi non è riuscito a trovare un impiego a tempo pieno.

L'esperto di tendenze Lukas Golder parla di «sottoclasse accademica»: «Ci sono laureati in storia e in etnologia che al termine degli studi scelgono di viaggiare e poi lavorano a tempo parziale». Non c'è dunque una ricerca di valori materiali. «Per loro il denaro non è così importante. Con 2¦000-3¦000 franchi stanno bene. Per contro si godono il loro tempo libero, per esempio facendo yoga, oppure proseguono la loro formazione». Non è poi però raro che attorno ai trent'anni in loro si faccia largo un senso di disillusione. «Notano che ci sono compagni di studio che hanno un buon stipendio e che formano una famiglia». Alcuni di loro sentono allora la necessità di cambiare radicalmente il loro stile di vita.

I giovani laureati si trovano confrontati con ristrettezze finanziarie anche per il fatto che spesso vengono assunti a tempo determinato. Se nel 2006 questa situazione capitava al 25,5% dei diplomati bachelor che uscivano dall'università, nel 2014 il contratto determinato era la norma per il 31,5% di loro. Nel medesimo lasso di tempo, per i diplomati master la percentuale è aumentata dell'1,6% (2014: 50,5%).

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