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MOTOGPQuartararo da predatore a preda: «Non vorrei essere nei suoi panni. La Ducati è di gran lunga superiore»

11.10.22 - 07:00
Lotta iridata: Bagnaia pronto all'assalto decisivo. Rolfo: «Colpi di scena? Possibili, ma non per i valori delle moto».
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Quartararo da predatore a preda: «Non vorrei essere nei suoi panni. La Ducati è di gran lunga superiore»
Lotta iridata: Bagnaia pronto all'assalto decisivo. Rolfo: «Colpi di scena? Possibili, ma non per i valori delle moto».
Mai così vicino. Pecco, autore di una grande rimonta, è a -2 punti dal francese: «El Diablo ha fatto i miracoli con una Yamaha che non si è mai schiodata da lì... ora però potrebbe crollare. Marquez saggio? Mi ha sorpreso e come talento resta il numero uno».
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PHILLIP ISLAND - Predato, accerchiato, pressato da una valanga Rossa e ormai quasi scavalcato. Dai -91 del Sachsenring - era giugno inoltrato, ma sembra una vita fa -, ai -2 post Buriram: Fabio Quartararo vede ridotto all’osso il suo vantaggio nel Mondiale, con Francesco Bagnaia ormai vicinissimo e pronto al sorpasso. 

Fa una certa impressione pensare alla forsennata rimonta del pilota Ducati, che settimana dopo settimana, in 7 gare, ha rivoltato il mondo della MotoGP facendo crollare le quote dei bookmakers (ora per il titolo è dato a 1.50, contro i 2.50 del francese). Con una Yamaha in affanno e Borgo Panigale che continua il suo idillio, a sole tre gare dal termine l’inerzia sembra chiara e Pecco è il favorito…

«Sicuramente sì, mi viene da dire che ormai lo può perdere solo lui…», interviene Roby Rolfo, pilota dall’importante trascorso nel Motomondiale e in Superbike. «La Ducati ufficiale vola e, dopo un inizio tribolato in cui sembravano persi rispetto ai privati - come Bastianini, che col team Gresini faceva benissimo -, ha raggiunto standard elevatissimi. Ora Pecco ha una moto di gran lunga superiore, soprattutto rispetto a Quartararo».

Domenica si va in Australia a Phillip Island, poi sarà il turno di Malesia e Valencia. Questo recita il calendario. E se ci fossero dei colpi di scena?
«Potremmo anche vederne, ma dovuti alla tensione del momento e all’enorme pressione, più che ai valori delle moto. El Diablo è circondato e deve giocare in difesa. La Ducati ha vinto 6 delle ultime 7 gare, di cui 4 proprio con Bagnaia. Diciamo che non vorrei essere nei panni del francese…».

Finché ha potuto - e in fondo ha ancora 2 punticini di margine - ha messo una pezza “nascondendo” i limiti della Casa di Iwata. 
«Il suo atteggiamento mi è piaciuto tantissimo. È ancora molto giovane e non era scontato. Invece ha mantenuto i nervi saldi e non ha mai criticato più di tanto il team, pur avendo una moto che palesemente zoppica. Non andava male all'inizio, ma quella era e quella è rimasta. La Yamaha non si è mai schiodata da lì. Ha cercato di tirar fuori il meglio da quello che aveva e sfruttare gli errori altrui. Quel +91 era solo farina del suo sacco».

A -20 dalla vetta c’è anche Aleix Espargaró con l’Aprilia. Vicino, ma forse non abbastanza per sognare davvero il colpaccio.
«L’Australia è una pista ideale per l’Aprilia, lì potrebbe fare bene e tornare davvero in gioco. Nelle ultime gare Aleix però mi ha un po' deluso, mi aspettavo qualcosa in più e invece ha perso terreno. Per Phillip Island sono molto curioso. Sarebbe uno spot fantastico arrivare a Valencia con un gran finale a tre. Tanto più su una pista che regala sempre delle sorprese. “Temo” però che i prossimi due round, adatti alla Ducati, possano dare un colpo decisivo al Mondiale. Quartararo in Thailandia ha vissuto un incubo (17esimo) e incassato il colpo. Bisogna vedere se in qualche modo riuscirà a riprendersi, o cederà definitivamente. Innervosirsi è un attimo e si può crollare».

Ultime battute sul recente “come-back” di Marc Marquez. Tornato dopo la quarta operazione al braccio destro (un calvario), l’otto volte campione del mondo ha già mostrato lampi di luce, sapendosi anche accontentare per non rischiare. Insomma un Marc più saggio, che getta le basi per il 2023.
«Mi ha sorpreso. Mi ha impressionato per quello che ha saputo fare. È stato fuori a lungo, ma non ha perso il ritmo della MotoGP. Non era scontato, nonostante la sua grande esperienza. Questo lo fa un campione a tutti gli effetti. Spero che d’ora in poi non abbia più problemi e, per l’anno prossimo, possa tornare a regalarci quello spettacolo in più. Sarebbe la ciliegina sulla torta per il prossimo Mondiale, con una battaglia totale. Honda resta una moto al momento inferiore, ma nelle sue mani e con i giusti accorgimenti non si sa mai. A livello di talento per me è ancora il numero uno. Adesso deve stare tranquillo e finire senza infortuni, poi ci diamo appuntamenti al 2023…».

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COMMENTI
 

italo luigi 1 anno fa su tio
Un bellissimo finale, incerto e avvincente!!

TiaTi 1 anno fa su tio
speriamo solo che non succeda come l'anno scorso

italo luigi 1 anno fa su tio
Risposta a TiaTi
Esatto.
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