Lugano in ginocchio contro l'Ajoie

La situazione è cambiata poco nel secondo terzo. I sottocenerini hanno fatto la partita, cercando di imporre il loro gioco; sono tuttavia raramente riusciti a creare occasioni degne di nota. Della loro scarsissima fantasia e precisione a livello offensivo ne hanno così approfittato i giurassiani che, a lungo compatti e impegnati a chiudere gli spazi, hanno affondato il colpo alla prima vera azione degna di nota: Hazen ha fatto movimento, Pedretti ha preso posizione e servito l’assist e Devos ha trafitto l’incolpevole Schlegel (37’) per il punto del vantaggio.

Con le spalle al muro, nel terzo terzo i ticinesi hanno giocato davvero, dimostrando di non essere demotivati. Hanno preso d'assalto la porta difesa da Conz ma ancora una volta non hanno avuto né calma né mira. Aleksi Peltonen ha sciupato una grossa occasione, Canonica non ne ha concretizzate almeno un paio. E così il cronometro è corso veloce fino al 48' quando, approfittando della penalità a Fey, Verboon si è fatto trovare pronto sul rebound "giusto" e ha piazzato il pari. L'equilibrio ha traballato subito e solo un paio di chiusure della difesa ospite hanno impedito all'Ajoie di scappare nuovamente. Il vantaggio locale è però arrivato presto: un contropiede gestito da Hazen e Pedretti ha infatti permesso a Fey di arrivare al tiro e di bucare Schlegel. A quel punto i bianconeri hanno, se possibile, aumentato ulteriormente il ritmo. Hanno tuttavia dimostrato tutta la loro inconsistenza offensiva sbagliando almeno tre-quattro ottime opportunità (pure in inferiorità numerica). E così, alla fine, senza portiere, hanno incassato la rete che li ha mandati al tappeto.