«Tra pochi anni dovrò inserire delle protesi totali»
«I dottori si chiedono come faccia a camminare»
COMO - Per quasi vent’anni, cominciando dal Como e finendo al Chiasso, Gianluca Zambrotta ha fatto i numeri sui campi da calcio. Si è formato al Bari, è esploso con la Juve e ha vissuto una maturità dorata con Barcellona e Milan. E ha vinto, tanto, tantissimo, collezionando scudetti, coppe e… il Mondiale. Oltre alle sue grandi qualità, il 48enne italiano è ricordato per una sua particolare caratteristica fisica: le gambe “arcuate”. Un unicum nel mondo del pallone, che ora però, appese da un po’ le scarpe al chiodo, rischia di creargli enormi problemi.
«Durante la carriera non ho avuto grandi infortuni - ha raccontato al BSMT l’ex nazionale azzurro - Ma mi sono operato tre volte ai menischi interni, che ora non ho più. Con il tempo le gambe si sono quindi arcuate e oggi sono un modello da laboratorio per tanti chirurghi, che si chiedono come faccia a camminare: non si spiegano come possa riuscire a fare attività fisica. Il problema si è accentuato nel tempo, forse avrei dovuto metterci mano prima. A breve mi opererò a entrambe le ginocchia: dovrò fare una osteotomia. Mi raddrizzeranno le gambe tagliandomi delle piccole parti di osso e inserendo delle placche per cercare di non mettere già ora delle protesi totali. Queste mi toccherà inserirle fra qualche anno».