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Il cantante è tornato a parlare della sregolatezza della sua vita
SANREMO - Che combinerà stavolta Gianluca Grignani sul palco dell’Ariston? Critici e appassionati del Festival di Sanremo, al via stasera, se lo domandano da quando il cantante è stato inserito nel lotto dei concorrenti della kermesse canora. D’altra parte Grignani è uno dei pochi artisti rimasti a cui si possa affibbiare l’espressione “genio e sregolatezza”: lo stesso cantante lo ha ammesso in una intervista concessa alla Stampa.
Qualche tempo fa l’artista aveva confessato di non essere ancora «un santo» e oggi, al giornalista che gli chiede se quell’affermazione sia ancora valida, Grignani ha risposto così: «Sì vale ancora, punto e finito. Io vivo nel caos». I momenti tristi e complicati sono però alle spalle, il problema principale in questo periodo per Grignani è accettare il tempo che passa. «Arrivare a 50 non mi ha fatto impazzire e sfido qualsiasi uomo al quale si chiede di rispondere in sincerità di dire che è felice di averli - ha dichiarato l’artista - Non mi sento l'età che ho, salvo per le paranoie per i miei quattro figli. Quando hanno bisogno sanno che sono qui, in collina a pochi chilometri da loro. Non devo farli sentire in obbligo, far loro pesare che esisto. E poi c'è il tempo che passa, insomma mi ha capito, non amo parlarne».
Al Festival Grignani duetterà con Arisa: per lei l’artista azzarda un paragone coraggioso. «Per me lei è un David Bowie al femminile e so che questa comparazione farà storcere il naso a qualcuno - le parole di Grignani -. Arisa mi ha sempre stimato tanto e io ricambio di cuore; guardatela cantare, il modo in cui fa televisione, quando recita... Rosalba ha tante facce e forse nessuna è la sua oppure è solo una grande artista che sa muoversi in questo mondo. Spero che la nostra collaborazione continui anche dopo il Festival».
