SVIZZERAFari anche di giorno, una moda che contagia sempre più svizzeri

BERNA - Il 68% degli automobilisti ormai circola anche di giorno con i fari accesi. Si tratta di un nuovo record dall'inizio delle rilevazioni nel 2001, sottolinea l'Ufficio prevenzione infortuni (Upi).

La misura è stata accolta più o meno favorevolmente nelle diverse regioni linguistiche: mentre nella Svizzera tedesca il 70% dei conducenti accende le luci, in Ticino lo fa il 67% e nella Romandia soltanto il 52%.

In generale l'uso dei fari anche di giorno è più frequente sulle autostrade (76%), anche se in realtà questa misura di sicurezza ha un impatto maggiore sulle strade urbane. Grazie ai fari infatti anche gli utenti della strada più vulnerabili, come i pedoni o i ciclisti, riescono così ad individuare prima il pericolo, precisa l'Upi.

Tuttavia l'obbligo dei fari accesi anche di giorno non fa l'unanimità. Qualche anno fa il ministro dei trasporti francese, Dominique Perben, ha annullato l'obbligo dei fari accesi di giorno. In Germania, Austria, Francia, Repubblica ceca non vige nessun obbligo.

L'eliminazione dell'obbligo in Italia può determinare per gli automobilisti della Penisola un risparmio di 27 euro pro-capite e di ben 540 milioni di euro l'anno.

L'Austria nel novembre del 2005 aveva cominciato un esperimento sull'uso diurno dei fari anabbaglianti, ma poi ha fatto marcia indietro. Si era osservato nessun miglioramento essenziale.

Uno studio dell'Istituto di ricerca sugli incidenti e la sicurezza (Epigus) di Vienna era giunto alla conclusione nel 2011 che in caso di cattiva visibilità accendere i fari è sensato, ma con buone condizioni non offre più sicurezza: gli utenti della strada rivolgono più spesso e più a lungo sguardi alle luci, perdendo la concentrazione per altro. In seguito a questi risultati in Austria l'obbligo di accendere i fari di giorno, introdotto nel 2005, è stato soppresso tre anni più tardi.

ats/ red