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BRASILE

«Rio de Janeiro è in guerra»: oltre 100 le vittime

Il governatore Cláudio Castro ha lanciato una vasta operazione anti-droga. Dopo i 64 morti accertati, rinvenuti altri 50 cadaveri.
IMAGO
Fonte Ats ans
«Rio de Janeiro è in guerra»: oltre 100 le vittime
Il governatore Cláudio Castro ha lanciato una vasta operazione anti-droga. Dopo i 64 morti accertati, rinvenuti altri 50 cadaveri.

RIO DE JANEIRO - «Rio de Janeiro in stato di guerra»: così titolano i principali media brasiliani dopo la maxioperazione lanciata dal governatore Cláudio Castro, del Partito Liberale di Bolsonaro, contro il Comando Vermelho, la principale fazione criminale della città.

L'intervento è risultato il più letale nella storia dello Stato: oltre ai 64 morti che erano stati finora accertati (tra questi quattro agenti), gli abitanti delle favelas del complesso dell'Alemao, nell'area nord di Rio de Janeiro - teatro con le baraccopoli di Penha della mega operazione di polizia con oltre 2mila e 500 uomini dispiegati - hanno trovato più di 50 cadaveri.

Come ipotizzato prima di questa nuova scoperta dal portale Uol, il bilancio finale del blitz sta superando ormai il centinaio di morti. E a rendere più drammatico lo scenario di uccisioni si aggiunge anche la testimonianza di chi ha riferito che alcuni corpi presentano segni di colpi di arma da fuoco alla nuca. Sul posto è intervenuta la Protezione Civile.

I narcos hanno reagito con droni carichi di granate, fucili d'assalto capaci di abbattere elicotteri e autobus sequestrati per bloccare le vie di accesso, mentre circolavano messaggi su WhatsApp che costringevano la popolazione a partecipare ai blocchi.

Raffiche di oltre 200 colpi al minuto hanno trasformato alcune zone di Rio in un autentico campo di battaglia mentre il principale ricercato, Edgar Alves Andrade, detto Doca da Penha, leader del Comando Vermelho, continua a essere latitante anche se contro di lui pendono venti mandati di cattura per più di cento omicidi.

«È un'operazione dello Stato contro i narcoterroristi», ha dichiarato Castro, chiedendo il sostegno del governo federale e denunciando l'isolamento di Rio.

Nelle prossime ore i ministri della Casa Civil, Rui Costa, e della Giustizia e Sicurezza, Ricardo Lewandowski, arriveranno in città per incontrare il governatore, dopo una riunione d'emergenza al Palazzo del Planalto convocata dal presidente facente funzione Geraldo Alckmin - Lula è in rientro dalla Malesia - che ha accolto la richiesta di aiuto di Costa.

Per ora, tuttavia, l'unica certezza è che Rio de Janeiro oggi è rimasta paralizzata, con scuole e università chiuse, voli sospesi all'aeroporto Galeão, trasporti pubblici nel caos e migliaia di lavoratori costretti a tornare a casa a piedi.

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