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STATI UNITI / RUSSIA

Meno armi nucleari? Non ci sono le condizioni

Il trattato "New Start" scade a febbraio 2026, ma le relazioni tra le superpotenze sono «in rovina»
IMAGO / ZUMA Press
Fonte Ats Ans
Meno armi nucleari? Non ci sono le condizioni
Il trattato "New Start" scade a febbraio 2026, ma le relazioni tra le superpotenze sono «in rovina»
MOSCA - Al momento non ci sono le condizioni per rinnovare il trattato "New Start" tra gli USA e la Russia sulla riduzione degli armamenti nucleari, che scadrà nel febbraio del 2026. Lo ha detto in un'intervista alla Tass il vice ministro degli este...

MOSCA - Al momento non ci sono le condizioni per rinnovare il trattato "New Start" tra gli USA e la Russia sulla riduzione degli armamenti nucleari, che scadrà nel febbraio del 2026. Lo ha detto in un'intervista alla Tass il vice ministro degli esteri russo Serghei Ryabkov, sottolineando che a tal fine sarebbe necessario ricostruire le relazioni tra Mosca e Washington, attualmente «in rovina», tenendo conto del principio della «indivisibilità della sicurezza» per le due parti.

Il New Start è l'ultimo trattato sulle armi nucleari ancora in vigore, dopo che Donald Trump, durante la sua prima presidenza, aveva deciso di ritirare gli USA dal Trattato INF (Intermediate-Range Nuclear Forces Treaty) sull'eliminazione dei missili a medio e corto raggio siglato a Washington nel 1987 da Ronald Reagan e Michail Gorbaciov.

«Non ci sono le condizioni per rinnovare completamente il trattato Start nelle presenti circostanze - ha affermato Ryabkov -. Tenuto conto che il trattato scadrà fra otto mesi, parlare della fattibilità di una tale opzione sta perdendo di senso».

«Abbiamo sottolineato ripetutamente i prerequisiti necessari per un rilancio del trattato Start», ha proseguito il vice ministro, citando tra l'altro "il bisogno di un miglioramento sostenibile delle relazioni russo-americane, che sono semplicemente in rovina».

Gli Stati Uniti, ha aggiunto, devono «ricominciare ad applicare in pratica i principi che sono alla base del trattato», riconoscendo «l'indivisibilità della sicurezza e la cooperazione reciprocamente vantaggiosa».

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