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È il tatuaggio della discordia

La scritta in arabo sul bicipite del segretario alla Difesa statunitense suscita polemiche, «simbolo di islamofobia»?
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Fonte ATS ANS
È il tatuaggio della discordia
La scritta in arabo sul bicipite del segretario alla Difesa statunitense suscita polemiche, «simbolo di islamofobia»?
NEW YORK - Un tatuaggio del segretario alla Difesa statunitense Pete Hegseth scatena polemiche all'interno della comunità musulmana. Nelle foto pubblicate durante la sua visita a Pearl Harbor, il capo del Pentagono ha sfoggiato sul bicipite destro l...

NEW YORK - Un tatuaggio del segretario alla Difesa statunitense Pete Hegseth scatena polemiche all'interno della comunità musulmana. Nelle foto pubblicate durante la sua visita a Pearl Harbor, il capo del Pentagono ha sfoggiato sul bicipite destro la parola araba kafir, che significa «infedele» o «non credente».

Secondo il giornalista musulmano Tam Hussein, il gesto equivale a una «dichiarazione aperta di ostilità» verso l'Islam. Non è chiaro se si tratti di un nuovo tatuaggio, poiché secondo il Guardian Hegseth sembra averlo avuto anche in un'altra foto Instagram del luglio 2024.

«Non si tratta solo di una scelta personale, è un chiaro simbolo di islamofobia da parte dell'uomo che supervisiona le guerre degli Stati Uniti«, ha commentato Nerdeen Kiswani, attivista filo-palestinese di New York.

«Tatuarsi la parola araba kafir sul corpo è una dimostrazione sia di ostilità anti-musulmana che di insicurezza personale«, ha detto invece a Newsweek Nihad Awad, direttore esecutivo nazionale del Council on American-Islamic Relations.

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