Cerca e trova immobili
SIRIA

Raid israeliani in Siria, 25 i morti

L'aviazione militare avrebbe colpito una fabbrica di armi iraniane e diverse postazioni militari ma fra i morti ci sono anche dei civili
Foto Deposit
Fonte ATS
Raid israeliani in Siria, 25 i morti
L'aviazione militare avrebbe colpito una fabbrica di armi iraniane e diverse postazioni militari ma fra i morti ci sono anche dei civili
DAMASCO - Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui nei sei attacchi aerei condotti dai jet dello Stato ebraico nel distretto di Masyaf contro una fabbrica di armi iraniane e diverse postazioni militari, sono sta...

DAMASCO - Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui nei sei attacchi aerei condotti dai jet dello Stato ebraico nel distretto di Masyaf contro una fabbrica di armi iraniane e diverse postazioni militari, sono stati uccisi 11 miliziani siriani filo-iraniani, 2 combattenti degli Hezbollah libanesi, 4 militari governativi siriani, 5 civili oltre a tre persone ancora non identificate.

I feriti, secondo l'ONG, sono 32. Alcuni dei quali sono gravi e il bilancio potrebbe aggravarsi col passare delle ore.

Negli attacchi sferrati ieri sera, l'esercito israeliano ha utilizzato 14 missili, ha precisato l'Osservatorio siriano per i diritti umani, citato dal Guardian.

L'ONG ha commentato che gli attacchi sono stati «tra i più violenti» lanciati da Israele in Siria negli ultimi anni.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE