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Fermato il noto truffatore di alberghi di lusso

È stato sorpreso a Como in flagranza di reato. Era latitante da almeno un anno.
Imago
Fonte Polizia di Stato italiana
Fermato il noto truffatore di alberghi di lusso
È stato sorpreso a Como in flagranza di reato. Era latitante da almeno un anno.
COMO - Era solito spacciarsi per un manager di Amazon o Bulgari e non saldare il conto negli alberghi di lusso in cui pernottava. Il modus operandi era sempre lo stesso: noleggiava una Lamborghini, una Maserati o una Porsche e posteggiava di fronte ...

COMO - Era solito spacciarsi per un manager di Amazon o Bulgari e non saldare il conto negli alberghi di lusso in cui pernottava. Il modus operandi era sempre lo stesso: noleggiava una Lamborghini, una Maserati o una Porsche e posteggiava di fronte all'entrata principale dello stabilimento, simulando il comportamento di chi, di soldi, ne ha a bizzeffe. Si guadagnava così la fiducia delle sue vittime, il 47enne di origine napoletana che per più di un anno ha eluso le autorità, pernottando in alberghi a 5 stelle senza mai pagare un centesimo.

Ma la sua corsa si è bruscamente interrotta nei giorni scorsi, quando è stato sorpreso in flagranza di reato dalla polizia di Stato, dopo l'ennesimo tentativo di truffa ai danni di un albergo di lusso situato nel centro di Como. Stando a un comunicato odierno, il 47enne avrebbe nuovamente finto di essere il manager di una nota azienda di vestiti (non viene specificata quale) e avrebbe dichiarato alla reception di aver dimenticato i suoi documenti. Ha dunque proposto di inviare una email con tutte le informazioni necessarie all'adempimento della pratica che gli avrebbe permesso, una volta ancora, di godere di tutti i comfort senza sborsare un soldo.

Questa volta, però, le cose non sono andate secondo i piani. Il direttore dell'albergo lo ha riconosciuto da una trasmissione televisiva in cui si parlava proprio delle sue truffe. Non è chiaro come si è svolta la dinamica, ma qualcosa, il 47enne, deve aver fiutato, perché ha fatto scattare la sua personalissima procedura di emergenza: prolungare il soggiorno di tre giorni per poi fuggire.

Ma come detto, non ha fatto in tempo. È stato sorpreso dalla squadra mobile mentre stava per lasciare l'albergo. Era già in macchina, con le valige nel bagagliaio. Portato in questura, è stato formalmente identificato come l'autore delle truffe sopracitate e denunciato (in stato di libertà) per sostituzione di persona e insolvenza fraudolenta, e munito di un foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno a Como per tre anni.

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