Cerca e trova immobili
FRANCIA

Manifestanti filopalestinesi occupano la Sorbona: sgombero e arresti

Questa mattina l’ateneo aveva comunicato la chiusura pomeridiana dell'Università. I manifestanti: «È repressione».
Manifestanti filopalestinesi occupano la Sorbona: sgombero e arresti
Afp
Fonte ats ans afp / red
Manifestanti filopalestinesi occupano la Sorbona: sgombero e arresti
Questa mattina l’ateneo aveva comunicato la chiusura pomeridiana dell'Università. I manifestanti: «È repressione».
PARIGI - La polizia è intervenuta oggi pomeriggio all'università Sorbona a Parigi per sgomberare gli attivisti filopalestinesi, che avevano occupato la prestigiosa università, bloccandone l'attività. In mattinata gli studenti avevano m...

PARIGI - La polizia è intervenuta oggi pomeriggio all'università Sorbona a Parigi per sgomberare gli attivisti filopalestinesi, che avevano occupato la prestigiosa università, bloccandone l'attività. In mattinata gli studenti avevano montato delle tende - circa nove in tutto - per occupare pacificamente parte dell'ateneo.

Fino all'arrivo, alle 14.30, della polizia, che ha letteralmente trascinato via i manifestanti. Le immagini dell'intervento sono state postate sui social dal gruppo "Rivoluzione Permannte", che commenta: «Questa repressione è inaccettabile». E secondo quanto riporta Le Parisien, all'azione di sgombero sono seguiti anche arresti.

L'Università aveva in precedenza comunicato che, a seguito dell’occupazione, non era più possibile l'accesso alla struttura da mezzogiorno e che, per questo motivo, «La Sorbona sarà chiusa questo pomeriggio per decisione del rettorato».

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE