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Esplosioni vicino alla tomba di Soleimani, «almeno 103 morti»

IRANEsplosioni vicino alla tomba di Soleimani, «almeno 103 morti»

03.01.24 - 13:33
Ci sono anche moltissimi feriti. Secondo la tv di Stato è stato «un attacco terroristico»
AFP
Fonte ATS ANS
Esplosioni vicino alla tomba di Soleimani, «almeno 103 morti»
Ci sono anche moltissimi feriti. Secondo la tv di Stato è stato «un attacco terroristico»

TEHERAN - Due esplosioni hanno colpito una zona vicino al cimitero dove è sepolto il defunto generale dei pasdaran Qassem Soleimani. Lo ha riferito la tv di Stato iraniana. Un bilancio pubblicato dall'agenzia stampa iraniana Irna dà conto di 103 morti accertati e 188 feriti.

Le esplosioni sono avvenute mentre era in corso una cerimonia in ricordo di Soleimani, ucciso da un raid americano quattro anni fa.

Il capo della Mezzaluna Rossa della provincia di Kerman, Reza Fallah, ha confermato che «i feriti vengono evacuati, ma la grande folla ha bloccato le strade che portano al cimitero», ha aggiunto. «La prima esplosione è avvenuta a 700 metri e la seconda a un chilometro di distanza dalla tomba del generale Soleimani», ha detto Fallah.

Le due esplosioni non sono state simultanee ma in un intervallo di cinque-dieci minuti l'una dall'altra.

Molte persone sarebbero rimaste feriti nella calca, causata dal caos e dal panico che si è generato dopo le deflagrazioni. Sul posto sono giunte molte ambulanze, che stanno trasportando i feriti nei più vicini ospedali. Molti di essi sono in gravi condizioni e c'è la possibilità concreta che il bilancio aumenti nelle prossime ore.

Nessuna rivendicazione

Finora nessun gruppo ha rivendicato la responsabilità degli attacchi ma la tv di Stato ha fin da subito dichiarato che si tratta di «un attentato terroristico». Il capo della magistratura iraniana, Gholamhossein Ejei, ha dichiarato sempre all'agenzia Irna che «i terroristi dietro l'esplosione nel cimitero di Kerman sono mercenari di potenze arroganti (termine che l'Iran usa per gli Stati Uniti e i suoi alleati, ndr) e saranno certamente puniti».

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