Centinaia di curdi manifestano dopo la morte di Mahsa

La ragazza, arrestata il 13 settembre, è morta per i maltrattamenti subiti dalla polizia
La ragazza, arrestata il 13 settembre, è morta per i maltrattamenti subiti dalla polizia
ERBIL - Centinaia di curdi iracheni e iraniani hanno manifestato oggi a Erbil, nel Kurdistan iracheno, per denunciare «il regime iraniano» e la «repressione» dopo la morte a Teheran di Mahsa Amini, la giovane deceduta mentre era sotto la custodia della polizia morale perché non aveva indossato correttamente il velo.
Un fotografo della France Presse ha riferito che circa 300 manifestanti, uomini e donne, hanno scandito in curdo, davanti agli uffici delle Nazioni Unite a Erbil, "Donne, vita, libertà" e "Abbasso la dittatura".
Alcuni hanno bruciato una bandiera iraniana. Su un cartello la scritta: "Jhina, un esempio di vita, la scintilla della rivolta", in riferimento al nome curdo di Mahsa Amini, 22 anni.
Originaria del Kurdistan iraniano, nell'Iran nord-occidentale al confine con l'Iraq, Mahsa era stata arrestata il 13 settembre. È morta dopo tre giorni di coma per i maltrattamenti subiti dalla polizia morale.







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