Cerca e trova immobili
REGNO UNITO

Il professore che ha fatto cambiare idea a Boris Johnson sta male

Neil Ferguson ha twittato: «C'è molto Covid-19 a Westminster»
keystone-sda.ch / STF (Matt Dunham)
Il professore che ha fatto cambiare idea a Boris Johnson su come affrontare il coronavirus potrebbe essere stato contagiato.
Fonte Ats Ans
Il professore che ha fatto cambiare idea a Boris Johnson sta male
Neil Ferguson ha twittato: «C'è molto Covid-19 a Westminster»
LONDRA - È in auto-isolamento a casa con i sintomi del coronavirus il professor Neil Ferguson, accademico dell'Imperial College di Londra, il cui team è accreditato di aver convinto il governo britannico di Boris Johnson e i suoi consig...

LONDRA - È in auto-isolamento a casa con i sintomi del coronavirus il professor Neil Ferguson, accademico dell'Imperial College di Londra, il cui team è accreditato di aver convinto il governo britannico di Boris Johnson e i suoi consiglieri scientifici di cambiare passo, rispetto all'iniziale strategia fin troppo gradualista sull'emergenza Covid-19.

Lo ha annunciato lui stesso via Twitter, dopo essere stato nei giorni scorsi sia a Westminster sia a Downing Street.

Ferguson è docente di biologia matematica e coautore di una ricerca secondo i cui calcoli l'accelerazione del contagio verificata nel Regno Unito nei giorni scorsi avrebbe condotto - in assenza d'una stretta severa rapida sui contatti sociali - a un livello di ricoveri insostenibile per il servizio sanitario (Nhs, carente soprattutto di posti letto di terapia intensiva) e a una stima potenziale di 250.000 morti nei prossimi mesi.

«Sigh - ha twittato oggi - ho una tosse secca ma persistente da ieri e sono isolato, anche se mi sento bene». Poi un secondo messaggio: «Dalle 4 ho la febbre alta. C'è molto Covid-19 a Westminster».

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE