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GERMANIA Si salvi chi (se lo) può (permettere)

08.02.23 - 19:06
I miliardari tedeschi guardano alla Svizzera per garantire la loro incolumità in caso di catastrofe
Depositphotos (mulderphoto)
Si salvi chi (se lo) può (permettere)
I miliardari tedeschi guardano alla Svizzera per garantire la loro incolumità in caso di catastrofe

BERLINO - Non si tratta d'impedire il cambiamento climatico, ma di capire come conviverci. È facile pensare in questi termini quando si possiedono i mezzi finanziari per garantire la propria incolumità in caso di catastrofe. In Germania, come nel resto del mondo, è una frazione dell'1% della popolazione a potersi permettere di dormire a sogni tranquilli in caso di terremoto, inondazione o, addirittura, di guerra nucleare. Il motto è: si salvi chi può, o almeno, chi se lo può permettere. 

La Germania è completamente impreparata in caso di catastrofe

Secondo quanto riportato da T-Online, il governo federale tedesco ha intenzione di spendere meno per proteggere la popolazione in caso di catastrofe. In particolare l'Ufficio federale per la protezione civile e l'assistenza in caso di calamità (Bbk) e l'Agenzia federale per il soccorso tecnico (Thw) riceveranno molti meno fondi rispetto all'anno scorso. 

In più sono i singoli Stati della federazione, che dispongono di capacità organizzative e risorse ridotte, ad assumersi la responsabilità in caso di terremoti, inondazioni e altri fenomeni naturali.

Il Ministero dell'agricoltura (Bmel) mette a disposizione 700 mila tonnellate di cereali (grano, segale e avena) e 125 mila tonnellate di riso, piselli, lenticchie e latte in polvere in caso di emergenza. Ma le riserve bastano per nutrire la popolazione per un paio di settimane appena, se non per un paio di giorni. 

Come se non bastasse, sono stati svenduti la maggior parte dei rifugi antiatomici costruiti dai nazisti. Molti di essi sono stati riadattati in funzione delle esigenze del mercato (discoteche, gallerie d'arte, posteggi sotterranei o abitazioni di lusso). 

I tedeschi fanno affidamento su loro stessi

I cosiddetti "prepper" - che si preparano a un eventuale apocalisse su scala planetaria - non sono visti di buon occhio. L'Ufficio federale per la protezione della Costituzione (Bfv) si sta interessando ai Prepper proprio perché tra loro, a quanto pare, si aggirano anche trafficanti d'armi ed estremisti di destra. 

Sovversivi e complottisti a parte, non tutti possiedono il know-how o i mezzi per prepararsi adeguatamente a una eventuale catastrofe. Solo i più ricchi possono costruirsi un bunker atomico accessoriato di tutte le comodità. 

Si salvi chi (se lo) può (permettere)

Il business dell'apocalisse sta letteralmente esplodendo. Stando alla Suddeutsche Zeitung esisterebbe già un'industria specializzata nella costruzione di bunker e complessi residenziali sotterranei che mira principalmente ai ricchi e i super-ricchi. 

L'azienda svizzera Oppidum produce i bunker più cari al mondo. Il modello "Heritage" che parte da 60 milioni di franchi è una struttura sotterranea di oltre 1000 m2 dotata di sistemi che proteggono da scosse sismiche, attacchi nucleari e chimici, è energeticamente indipendente e in grado di riciclare e smaltire i rifiuti. 

 

 

 

 

 

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COMMENTI
 

Mox 1 anno fa su tio
Ma basta catastrofismo climatico

Swissabroad 1 anno fa su tio
Ma quando ti sei rintanato nel bunker per qualche settimana con scorte di cibo,, poi? Dovrai uscire e a che serve rimanere in una scatola per topi se poi fuori c'è l'apocalisse ? A niente.

skypuma 1 anno fa su tio
Risposta a Swissabroad
Mi fanno ridere le persone che pensano che i rifugi antiatomici siano una soluzione!! Test fatti dai vari enti come NASA, ESA, ecc. hanno dimostrato com'è complicato far convivere le persone in spazi ridotti per lunghi periodi. Abbiamo assistito ad un incremento di violenza domestica durante i lock down per Covid. Non posso immaginare cosa accadrebbe a rinchiudere gente comune in rifugi per vari mesi!!!

Fulisca 1 anno fa su tio
In caso di vera catastrofe, quella inesorabile, nemmeno la Svizzera e gli svizzeri si potranno salvare. Inutile illudersi

Maria Concetta 1 anno fa su tio
la tanto diffamata Svizzera diventa il covo per mettersi in salvo! speriamo che in caso di emergenza chiudano le frontiere!

Fulisca 1 anno fa su tio
Risposta a Maria Concetta
Personalmente, cara Maria Concetta, il tuo commento lo reputo alquanto vergognoso e davvero deprimente. Soprattutto se fatto in questo periodo. Le vedi le immagini nei telegiornali? Quelle sono catastrofi, e purtroppo possono accadere ovunque

Romano 1 anno fa su tio
Risposta a Maria Concetta
attenzione, questo se la catastrofe succedesse altrove...ma se succede in svizzera.....prega che altri non chiudano le frontiere...

Duca72 1 anno fa su tio
Risposta a Maria Concetta
Avrebbero dovuto chiedere quando i tuoi antenati o tu siete venuti da noi! Ad ogni commento che fai attribuisco un QI sempre più basso, adesso sei quasi a 0.

Perilgiusto 1 anno fa su tio
Risposta a Fulisca
Povera gente non lo metto in dubbio ma la Svizzera non deve essere il rifugio di tutti,io personalmente non farei conto di lavorare fino a 70 anni per mantenere tutti (pora gente non lo metto in dubbio)ma se guardiamo in fondo anche da noi non sono tutti ricchi a parte la catastrofe naturale (i nostri anziani fanno fatica ad arrivare a fine mese) non ci sono mai soldi ma quando succedono cose simili i soldi li trovano sempre.
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