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ASCONAClaudio Magris apre gli eventi Letterari al Monte Verità

20.03.13 - 14:49
Testi inediti, dibattiti, spettacoli teatrali e letture sceniche nel nome delle "Utopie e magnifiche Ossessioni" e del Monte Verità
Claudio Magris apre gli eventi Letterari al Monte Verità
Testi inediti, dibattiti, spettacoli teatrali e letture sceniche nel nome delle "Utopie e magnifiche Ossessioni" e del Monte Verità

ASCONA - Ad aprire la prima edizione degli Eventi Letterari al Monte Verità, giovedì 21 marzo alle 19.30, sarà lo scrittore triestino Claudio Magris, che presenterà un suo testo inedito dal titolo “Dalla Mania all’Utopia” inaugurando una serie di incontri tutti dedicati alle utopie e alle ossessioni e animati da filosofi, poeti e scrittori, come Salvatore Veca, Patrizia Cavalli, Vladimir Sorokin e molti altri. A chiudere i tre giorni di eventi letterari, l’intervento di Peter Sloterdijk, noto filosofo tedesco, che presenterà una sua riflessione inedita dal titolo: «Perché le Utopie falliscono?»

 

Giovani autori come Christian Kracht e Rolf Dobelli raccontano le loro utopie e le loro visioni del futuro, in incontri, letture e dibattiti, come quello dedicato al «Futuro dell’economia» con Tomas Sedlacek, John Gray e Nassim Nicholas Taleb. Claudio Magris, autore tra gli altri Danubio (1986); Microcosmi (1997); Alla cieca (2005); Lei dunque capirà (2006); Alfabeti (2008) tutti editi da Garzanti, inaugura la prima edizione degli Eventi Letterari Monte Verità dedicata alle “Utopie e Magnifiche Ossessioni”, presentando un suo testo inedito, da lui scritto per l’occasione, dal titolo «Dalla Mania all’Utopia».

 

«Nel mio intervento» scrive Claudio Magris « parlerò di mania – dei suoi rapporti con la malinconia e l’accidia- e di utopia, cercando di tracciare un percorso tra la prigione delle idee fisse e l’apertura liberatoria dell’utopia quando l’utopia è svincolata da progetti rigidi, dalla pretesa di avere la ricetta per creare un mondo perfetto o di averlo già creato. Partirò raccontando alcune storie concrete e bizzarre, spero anche divertenti pur nella loro malinconia. Poi parlerò dell’utopia, sempre con vari esempi concreti; dell’aspetto liberatorio della caduta di molte utopie politiche e sociali ma anche del grave pericolo che tale caduta comporta e dunque della necessità, che cercherò di illustrare, di un’utopia come progetto, certo flessibile e non totalizzante, di cambiare e migliorare il mondo. »

 

Claudio Magris aprirà quindi ufficialmente la tre giorni di dibattiti, incontri e discussioni, animati da autori come Vladimir Sorokin – con un incontro dal titolo «Utopie russe – Un mondo delle favole? – Mathias Enard - che racconterà le sue «Visioni di un ponte tra Est e Ovest», Hans Magnus Enzensberger – che parlerà di «Piccoli e grandi fallimenti», per chiudere con la riflessione del filosofo tedesco Peter Sloterdijk su «Perché le utopie falliscono?»

 

Due le proposte teatrali in programma. La prima è una co-produzione con il Teatro S. Materno, sabato 23.3 è presentata una serata curata da Joachim Sartorius. Lo spettacolo propone, nella prima parte, alcune letture poetiche di Kurt Schwitters e Hugo Ball. I testi sono recitati dal compositore olandese Jaap Blonk e sono contrappuntati dai musicsti Jacques Demierre e Urs Leimgruber. Nella seconda parte della serata si prosegue con la lettura di testi di altri autori legati al movimento dadaista, tra i quali tra gli altri Hausmann, Arp, Tzara, Huelsenbeck e vede in scena da Peter Schweiger, Petra Ronner al pianoforte e Thomas Peter.

 

La seconda è invece una lettura scenica, in programma domenica pomeriggio al Teatro del Gatto, di Considera l’aragosta, di David Forster Wallace (1962-2008), brillante polemica contro gli aspetti barbarici del consumo di astici. Un soggetto che si ricollega anche alle utopie vegetariane del Monte Verità a inizio Novecento. Ad interpretare la lettura scenica, Samuel Finzi, noto e brillante attore di teatro, cinema e televisione, conosciuto soprattutto dal grande pubblico tedesco – dopo aver interpretato uno dei ruoli principali nella serie televisiva Flemming, ma noto anche per il suo ruolo nel film Il miracolo di Berna.

 

Christian Kracht e Eckhart Nickel presentano, nell’ambito degli Eventi Collaterali Youtopia, il loro progetto «La Kathmandu Library, una biblioteca senza scaffali» e discutono sul possibile trasferimento di «beni culturali dal tetto del mondo alla riva settentrionale del Lago Maggiore». Inoltre Christian Kracht presenta sul Monte Verità un altra utopia – quella da lui descritta nel suo romanzo Imperium (ed. Neri Pozza) L’autore de «L’Arte del Pensar Chiaro», (ed. Garzanti) Rolf Dobelli presenta un’intera giornata all’insegna del Futuro e animata da tre incontri per discutere di utopie e di un mondo – economicamente, socialmente e culturalmente – diverso. Dall’astrofisico Ben Moore con il suo intervento «Il passato, il presente e il futuro della vita dell’Universo», a tre delle menti più brillanti dei nostri giorni, Tomas Sedlacek, John Gray e Nassim Nicholas Taleb che s’incontrano per discutere «Del Futuro dell’Economia» domenica 24 marzo.

 

«Monte Verità: Utopie e Magnifiche Ossessioni» è il titolo del nuovo festival letterario organizzato e promosso dall’Associazione Eventi Letterari di Ascona, primo di tre eventi della Primavera Locarnese, un’iniziativa nata da uno stimolo del Cantone Ticino- DECS, dalla Fondazione Monte Verità, dai Comuni di Ascona e Locarno, dall’Ente Turistico Lago Maggiore, in sinergia collaborativa e di intenti con il Festival del film Locarno e l’Associazione Eventi Letterari. Tra gli obiettivi della Primavera Locarnese vi è la volontà di contribuire a rilanciare a livello internazionale il prestigio del Monte Verità, proponendo dal 21 al 27 marzo, tre manifestazioni, diverse per approccio, ma legate dal filo rosso della letteratura.

 

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