Il gruppo regionale critica il progetto, anche alla luce degli effetti dei cambiamenti climatici sul Ticino pubblicati di recente dal Cantone
BELLINZONA - Greenpeace Gruppo regionale Ticino ritiene che il Progetto di collegamento A2/A13 non soddisfi gli obbiettivi dello sviluppo sostenibile. Nonostante i dati statistici sugli effetti dei cambiamenti climatici in Ticino, Greenpeace Ticino rileva infatti con preoccupazione come, nonostante la gravità della situazione segnalata anche dagli esperti cantonali, a livello politico vengano ancora promossi progetti «poco attenti alla sostenibilità ambientale e alla riduzione della nostra impronta ecologica».
«La popolazione ticinese sta del resto percependo in prima persona la gravità della situazione - si legge nel comunicato -. Sono sotto gli occhi di tutti le condizioni meteorologiche sempre più estreme, i lunghi periodi di siccità che pregiudicano la fienagione e i raccolti, i problemi per la salute causati dalle temperature tropicali e dall’inquinamento atmosferico, i danni economici causati dall’aumento di temporali violenti, esondazioni e franamenti».
Il Progetto di collegamento A2/A13, «se da una parte riserva una pur apprezzabile attenzione alla tutela del paesaggio agricolo e del patrimonio naturalistico del Piano di Magadino, dall’altra si dimostra molto debole nella concretizzazione di misure fiancheggiatrici per migliorare qualitativamente la mobilità nella regione, attraverso una pianificazione ben definita e incentivi forti che rendano il trasporto pubblico e la mobilità a piedi o in bicicletta veramente concorrenziali». Greenpeace Ticino ritiene altrettanto insoddisfacenti le previsioni contenute nel progetto relative all’evoluzione della qualità dell’aria e le misure da esso proposte per ridurre l’inquinamento da ossidi di azoto e da polveri fini: «Dispiace constatare come l’unica strategia per migliorare la qualità dell’aria consista nella ripartizione su più arterie dei volumi di traffico».
In conclusione, allo stato attuale del progetto, Greenpeace Ticino «deplora il mancato promovimento della mobilità sostenibile e la scarsa attenzione verso misure che permettano di ridurre il traffico motorizzato individuale e diminuire significativamente le immissioni inquinanti. Ritiene inoltre che non sia possibile valutare correttamente le implicazioni del collegamento A2/A13 prima della messa in funzione della nuova galleria ferroviaria di Alptransit del Monte Ceneri, che dal 2020 assicurerà collegamenti veloci sugli assi Lugano-Bellinzona-Locarno».