L’Esecutivo cittadino prende posizione sul Piano cantonale e punta a raggruppare i quattro comparti individuati in uno solo
LOCARNO - Da anni in Ticino spira il vento delle aggregazioni. Le ultime in ordine di tempo hanno coinvolto il Bellinzonese e la Riviera.
Anche nel Locarnese il progetto (Piano cantonale delle aggregazioni PCA) è ben avviato con il Dipartimento delle Istituzioni che ha proposto una suddivisione in 4 comparti della Regione: Lago, Città, Piano e Terre di Pedemonte.
Il Municipio di Locarno, con una lettera inviata al Governo, prende posizione riguardo questo scenario per l’area urbana del Locarnese. «Riteniamo - scrive l’esecutivo cittadino - che la soluzione ideale sarebbe quella di costruire un Comune unico che raggruppi tutti e 4 i comparti individuati, per formare un ente più forte e che funga da interlocutore privilegiato sia del Cantone che degli attori privati».
L’esecutivo cittadino, come già sottolineato nel 2014, dà molta importanza al PCA. «Il progetto è fondamentale per la nostra Regione e per la Città di Locarno che all’interno della stessa esplica la funzione di Città-polo». Pure la proposta di escludere il Quartiere delle Gerre di Sotto dal comparto città non è stata molto apprezzata dal Municipio che la ritiene un «settore determinante per lo sviluppo della Città». Anche la Zona industriale di interesse cantonale (ZIIC) e la zona industriale comunale dovrebbero essere integrate.
Insomma, il Municipio di Locarno, pur vedendo nei quattro comparti «una logica organizzativa e sinergica sotto il profilo funzionale, geografico e istituzionale», ritiene che essa sia da rivedere per dare più importanza all’area urbana centrale della Città. «È importante dare più spazio allo studio di un comparto Città che permetta di creare un polo maggiormente autonomo, propositivo e che abbia più peso nelle relazioni istituzionali».