Tragedia di Grancia: grosso sconto di pena per il giovane alla guida dell'auto

LUGANO - Importante novità nel caso del tragico incidente di Grancia che nel febbraio del 2021 costò la vita a una 17enne del Luganese. Il 25enne portoghese che al momento dei fatti era alla guida dell'auto non dovrà infatti scontare tre anni e mezzo di carcere, come stabilito dal giudizio di primo grado, ma uno soltanto, mentre altri due anni rimarranno sospesi con la condizionale. Lo ha deciso e annunciato oggi la Corte di appello.

I principali reati contestati dalla difesa, ovvero lesioni colpose gravi e ripetuta esposizione a pericolo della vita altrui, sono stati confermati, ma la Corte di secondo grado ha giudicato con meno severità le infrazioni stradali commesse dal ragazzo in occasioni precedenti all'incidente di Grancia.

In particolare, è stato disposto l'abbandono del procedimento per dei fatti da ritenersi già prescritti, mentre l’imputazione di grave infrazione alle norme della circolazione relativa a un altro episodio è stata derubricata in semplice contravvenzione alle norme della circolazione.

La Corte, viene specificato, ha infine riconosciuto il sincero pentimento dell'imputato.

Stando a una segnalazione giunta in redazione, quest'oggi intorno alle 14 la madre della vittima ha reagito pubblicamente alla decisione presa dalla Corte di appello, dando sfogo alla sua sofferenza davanti al Palazzo di Giustizia di Lugano. «Urlava "Non c'è giustizia", "Mia figlia di 17 anni è morta e non c'è più" e "Andate a investire chiunque con la macchina, tanto non vi puniscono"», ci riferisce un lettore.