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Come si difendeva il Ticino. Alla scoperta dei bunker segreti

In occasione della Giornata del patrimonio militare ticinese si sono tenute le porte aperte alle strutture di Lodrino e Mairano
Ti-Press (PABLO GIANINAZZI)
Come si difendeva il Ticino. Alla scoperta dei bunker segreti
In occasione della Giornata del patrimonio militare ticinese si sono tenute le porte aperte alle strutture di Lodrino e Mairano
LODRINO/IRAGNA - In Ticino è stata una giornata dedicata alle fortificazioni militari: gli appassionati hanno avuto la possibilità, in occasione della Giornata del patrimonio militare ticinese, di visitare i bunker di Mairano a Iragna e di Lodrino....

LODRINO/IRAGNA - In Ticino è stata una giornata dedicata alle fortificazioni militari: gli appassionati hanno avuto la possibilità, in occasione della Giornata del patrimonio militare ticinese, di visitare i bunker di Mairano a Iragna e di Lodrino.

Complice il bel tempo, c'è stata tanta curiosità di poter scoprire qualcosa in più sulle infrastrutture difensive ticinesi, poco note proprio perché erano segrete.

Il bunker di Lodrino è ubicato presso il campo sportivo e faceva parte delle opere della Linea Lona, la quale aveva la funzione di difendere il fronte sud e si sviluppava su 23 fortini di fanteria e di artiglieria, oltre allo sbarramento anticarro a forma di "V". Era armato con un cannone anticarro di 9 centimetri, aveva il nome in codice A8128 ed era noto anche come "Fortino Fant Lodrino Piano-Bunker Grande". Attualmente è gestito dalla Linea Lona, che ha organizzato la giornata di porte aperte. Oggi si è tenuta anche l'inaugurazione dello stesso.

La linea sud proseguiva con opere di artiglieria lungo la trasversale Mairano-Mondascia. E proprio il bunker di Mairano era l'altra struttura visitabile oggi. È situato su "La via della Pietra", che ora è un itinerario turistico di nuova concezione e di interesse storico e naturalistico. È stato tenuto segreto fino a quando è stato operativo nel 1995; in seguito è stato ristrutturato e riattivato dalla STA.

Era stato inizialmente costruito negli anni '40 ed era destinato a rafforzare con il fuoco d'artiglieria lo sbarramento Lona, imponente linea di difesa contro un nemico proveniente da sud. È stata costantemente aggiornata sino al momento del declassamento.

Anche il bunker lodrinese era stato rinforzato dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando anche la Svizzera, seppur non coinvolta, sentiva la minaccia della situazione geopolitica planetaria.




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