Società fallite e frode fiscale in Italia: indagati due residenti in Ticino

L’indagine è condotta dalla Guardia di finanza e dalla Procura di Como
L’indagine è condotta dalla Guardia di finanza e dalla Procura di Como
LUGANO/ MENDRISIO - Bancarotta e frode fiscale. Sono le due principali accuse rivolte dalla Procura di Como a due italiani residenti in due Comuni ticinesi, uno del Mendrisiotto e l’altro del Luganese. Entrambe le persone hanno ricoperto incarichi politici in un Comune lariano.
Fra i vari fatti finiti sotto la lente d’ingrandimento della Procura e della Guardia di Finanza, riporta La Provincia, ci sono alcuni acquisti milionari di terreni, comprati dalle società riconducibili ai due indagati e poi rivenduti: la plusvalenza ricavata, quasi 2 milioni e 300mila euro, sarebbe poi stata inviata al sicuro in Svizzera, camuffata come prezzo per l’acquisto di una start up innovativa, riconducibile però, secondo le Fiamme gialle, sempre ai due. Non solo, secondo gli inquirenti, in questo modo si impoveriva il patrimonio delle società italiane, rendendo di fatto impossibile al fisco l'eventuale recupero dei soldi evasi.
Complessivamente, l’indagine coinvolge, a vario titolo, dieci persone e ipotizza una quindicina di capi d'imputazione. La decisione sul rinvio a giudizio dovrebbe arrivare entro febbraio.





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