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CANTONEIl Piano di Magadino a rischio degrado ambientale

04.06.14 - 10:05
Il Forum delle associazioni sollecita un intervento della Commissione Pianificazione del Territorio
Foto Ti Press
Il Piano di Magadino a rischio degrado ambientale
Il Forum delle associazioni sollecita un intervento della Commissione Pianificazione del Territorio

MAGADINO - Inquietante ritardo. Il Forum delle Associazioni per il Piano di Magadino giudica così il ritardo della Commissione della Pianificazione del Territorio nel procedere all'esame del Messaggio per l’istituzione del Parco del Piano di Magadino. In una lettera alla Commissione il Forum ha espresso tutta la sua preoccupazione.

Alla lettera ai commissari hanno aderito i seguenti membri del Forum:

- APM – Associazione per un Piano di Magadino a misura d’uomo (Ass. coordinatrice)

- ACSI – Associazione dei Consumatori/trici della Svizzera italiana

- Agrifutura

- Associazione Quartiere Rivapiana

- ATA – Associazione Traffico e Ambiente

- Ficedula - Associazione per l’avifauna della Svizzera italiana

- ProNatura Ticino

- STAN – Società Ticinese per l’Arte e la Natura

- WWF

- ConproBio

- UCT – Unione Contadini Ticinesi

 

Il Forum delle Associazioni per il PdM è in particolare preoccupato del concreto rischio che l’esame del messaggio in questione slitti alla prossima legislatura con conseguenze deleterie per il futuro del Piano di Magadino.

Il ritardo avrebbe gravi e negative ripercussioni per il territorio del PdM, confrontato con un costante e continuo degrado ambientale e una pianificazione sempre più confusa e conflittuale, che quasi sempre è a scapito delle già malridotte zone agricole. "Il territorio dell’ultima zona di fondovalle con il maggior potenziale agricolo del Cantone si legge nel comunicato - è sempre più esposto a pressione dai vari e contrastanti interessi in gioco, e corre seriamente il rischio di aver lo stesso tragico destino del Pian Scairolo o della Piana di San Martino a Mendrisio.

 

Il Forum spiega che a prova di questo pericolo vi è la proposta del Comune di Locarno di ampliare la zona edificabile all’interno del perimetro del previsto Parco. Inoltre, le recenti informazioni riportate dai media in merito alle proposte di alcuni commissari di voler subordinare l’istituzione del Parco alla costruzione del collegamento del Locarnese all’autostrada di A2 sorprende e sconcerta il Forum che ribadisce: "Il Parco non può essere preso come ostaggio per la realizzazione del collegamento stradale tra lo svincolo autostradale di Camorino e la rotonda di Magadino. Si ricorda che già ai tempi della votazione sul referendum sulla Variante 95, il Consiglio di Stato aveva assicurato che i due progetti erano completamente indipendenti e che sarebbero quindi stati realizzati in tempi e modalità diversi".

 

 

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